Il giorno
Dir che son quieto e gioioso giammai,
lo strappo lacerante dell’alba ha spento le
gagliarde e mirabolanti visioni che hanno
accompagnato le mie ore notturne son svanite
nel nulla . Il giorno con la sua luce e i suoi tormentosi
movimenti, la ressa degli insoddisfatti, le sofferenze del cuore, i dolori dell’anima, hanno
reso freddo e fragile il mio mondo fatto di piccole e colorate gemme, frammenti
di ricordi e viaggi nel mondo che non c’è, ora il mio respiro è affannoso
e gli occhi vorrebbero non aprirsi ma, il giorno c’è.
This entry was posted on giovedì, luglio 11th, 2013 at 15:32 and is filed under poesie personali. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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Ciro Sorrentino Scrive:
“…lo strappo lacerante dell’alba…”: una similitudine epifanica e rivelatrice della disarticolazione che pervade la vita e imperversa sulle anime di quanti fiduciosi cercano un rifugio nella realtà del sogno. Ed è tanta più tragica la scoperta di questo dilaniante ossimoro quanto più l’io diventa cosciente del fatto che il giorno degli altri non corrisponde e non può corrispondere al nostro, per una sorta di incomunicabilità che ci atterra e ci impietrisce nel deserto della solitudine.
Con affetto e stima,
Ciro Sorrentino