NELL’EBBRA VERTIGINE

In questa sera

di lucido e nero pensiero

la vita ha la forma

del mio affanno

pianto di naufrago

preso dagli echi d’amore.

 

Tra grovigli di rami

che coprono la collina

senza più dimora

per i disorientati uccelli

la vita ha la forma

del mio scarnito sguardo.

 

Vagano i miei occhi

nel regno della polvere

che si è riversata

sulla chioma della vita

dove sono caduti

i ponti tra la terra e il cielo.

 

Questo mondo

non mi appartiene più

non cerco più nulla

ora che l’amore

fatalmente stinge

nel respiro di una farfalla.

 

Osservo le lancette

che si rincorrono

nell’ebbra vertigine

il vorticoso nulla

che posso rivestire

con iridescenti sfumature.

 

04.07.2013 Ciro Sorrentino

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