IL PESCATORE E IL BAMBINO .


Il bambino guardò
il pescatore, poi disse
(Voglio diventare grande anch’io)
Il pescatore dapprima non rispose,
stava accanto al focolare
con il volto rosso e acceso,
il fuoco ogni tanto scoppiettava
e faceva salire col fumo
tante piccole scintille
che morivano quasi subite,
(Quando questo fuoco si spegnerà
allora ti accorgerai di essere grande)
Le parole del pescatore s’illuminarono
al bagliore di un lampo,
poi, lontano,lontano il boato
sordo e spezzettato del tuono
si udì nel silenzio della sera,
fuori le onde del mare
si rinfrangevano con violenza
sugli inerti scogli bianchi
che a tratti si illuminavano
ai bagliori dei fulmini ;
le prime gocce sui vetri
delle piccole finestre ruppe
il silenzio della casa,
il bambino cercava di fissare
i carboni incandescenti
e gli sembravano che non
dovessero spegnersi mai;
(babbo…Ho sonno)
Disse sbadigliando il bambino,
il pescatore si alzò,
prese in collo il bambino,
lo baciò sulla fronte e poi
con amore disse forte
(E allora andiamo a nanna)
S’avviò verso la camera matrimoniale,
vicino al letto cominciavano a spogliarsi
mentre dicevano la preghiera
del rigraziamento al Signore,
(La mamma quando ritorna ?.)
Disse il bimbo ad un tratto…
Il pescatore stette un attimo
in un silenzio senza tempo
poi fissando il bianco pavimento
rispose con voce fiocca
(Lo sai che è partita per un lungo
viaggio e quando tornerà
ti porterà un bel regalo;  adesso,
sù da bravo cerchi di dormire)
Spense il lume e s’infilo giù anche lui,
senti il bambino che piano,
piano gli si avvicinava,
allora gli accarezzò i capelli
e nel più assoluto silenzio
incominciò a piangere….
fuori pioveva ancora .
 carmelo  . 24/01/2009

This entry was posted on giovedì, febbraio 11th, 2010 at 11:17 and is filed under Poesie Tristi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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