LE STRINGENTI TELE DI RAGNO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Negli afosi crepuscoli vanno i miei pensieri oltre le cime dei monti.   Tra le inquiete ombre cerco un sentiero illuminato dal tuo viso.   Vado e cerco un riflesso che mi porti a te – lontano – nell’immenso.   Fantastico i tuoi occhi e di essi l’anima madre di spighe dorate.   Ogni […]



IL NASCONDIGLIO DELLE NERE SERPI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

Vagano in tanti persi alla scienza, sono spettri senza sicura realtà.   Come fantasmi, muti e irreali, s’avvolgono tra sinistre vesti.   Pupille di esili occhi che le immagini smorzano quando al torpido danno voce.   Siedono felici alla misera mensa di tutti i bigi nascosti in attesa.   Boriosi si celano nelle nebbie, dove […]



NEGLI UNIVERSI IMMENSI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

Rimani in posa, amore mio, sorridimi, fammi dono della tua bellezza.   Ah, non resisto, devo fissare  l’istante in cui il sole fuggirà il tuo viso.   Di quei bagliori solo il tuo sarà bianco, come una perla tra ciottoli e sabbia.   La tua immagine si fisserà sui cristalli, riempiendoli d’incredibile amore.   Sei […]



FIOTTI SULLA LAGUNA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Sono affondati  i verdi nastri  sotto il nubifragio,  bagliori corvini  schizzano crudeli    il volto umido  dell’anima annoiata.    Dovrei volare,  non posso  nei fumi d’inferno,    metallico il vapore  colpisce tutto  incenerendo i fili  del limpido quarzo.    Una bolla d’aria,  l’amnio sangue  si è sciolto,   i fiotti sulla laguna  dischiudono  un morente brillio  di […]



IL FOCOLARE DI ALTRI UNIVERSI dalla raccolta “A Sylvia Plath”

Annullati nell’ignoto!  Ritorna alla cenere  che generò fuoco,  brucia come una stella  caduta nel suo intenso nero!    Distingui il tremito  e di esso la fonte,  avanza come il ricco  nato senza udito  nella vana scia di parole!    Nell’assenza dei sensi,  comprenderai il vuoto  che la nuda mente  incredibilmente ama,  e del suo sale […]



NELL’OSTIA VERMIGLIA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

    Quanti peschi sono scivolati  nei gialli letti d’autunno  e quanti morti alberi  sono rinati in Primavera.    Ma il tuo respiro  come un fiore sempre vivo  si è aperto a ventaglio  e dell’afa ne ha fatto rugiada.    Nessun profeta vide la Virtù  nei tuoi perfetti versi,  nessun poeta fu prodigo  nel cantare la […]