Istanze e motivi poetici in “LA VELA DEL DESTINO” di Ciro Sorrentino

EMBLEMATICO L’INIZIO: “NASCITA, VITA, MORTE, IL CICLO VERSA AL SUO BUIO…”

 

È UNA DOLOROSA CONSTATAZIONE: IL POETA RAPPRESENTA L’INEVITABILE SCORRERE DEL TEMPO STORICO, CADENZANDO IL VERSO SECONDO I CANONI DELLO “SCETTICISMO EMPIRICO”, CHE POGGIA SU QUEI “…TRASALIMENTI D’UN BATTITO D’ALI”, PERCHÉ QUESTO SUO PRIMO OGGETTO D’ANALISI È IL MONDO TERRENO E VISIBILE.

 

MA IL SUCCESSIVO PASSAGGIO, “NULLA SI FISSA PER SEMPRE L’ORRIDO E IL SUBLIME CORRONO INSIEME”, ANTICIPA UN “AGNOSTICISMO METAFISICO”, PROPRIO IN QUEL “NULLA” SOTTESO ALL’ESPANDERSI TEMPORALE DELLO STESSO UNIVERSO.

 

“RUOTANO LE LANCETTE SEGNANDO IL PRESENTE PERDUTA FRECCIA DEL TEMPO”:

 

L’ESISTENZA UMANA, RITMATA E LIMITATA DALL’ “OROLOGIO BIOLOGICO”, È INDISSOLUBILMENTE LEGATA AD UN’ETERNA IMPERFEZIONE, AD UNA INSODDISFAZIONE INFINITA, AD UNA ESPERIENZA VISSUTA COME LACERAZIONE CONTINUA SENZA ALCUN FINE.

 

“IL DESTINO RAPISCE IL CUORE TRA LETIZIA E DOLORE L’AMORE”:

 

AL POETA NON È CONCESSA NESSUNA SALVEZZA E LA SUA VOLONTÀ VIENE ANNULLATA, AL PUNTO TALE CHE LA SUA RAGIONE INTERIORE, “L’AMORE” VIENE NEGATA DA UN’EVENTUALITÀ SOPRANNATURALE, IL “DESTINO” CHE TUTTO DISSOLVE.

 

FATTA QUESTA PREMESSA, LA SECONDA PARTE DELLA POESIA, “VASCELLI SVETTANO VELOCI OSANO E SCHIVANO URTANO SCOGLI”, RECA UNA VANA SPERANZA DI TROVARE LA FELICITÀ.

 

IN EFFETTI, I “VASCELLI”, CIOÈ LE EMOZIONI E I PENSIERI, SI SCHIANTANO SUGLI OSTACOLI E GLI IMPEDIMENTI DELLA VITA, GLI “SCOGLI”.

 

CI RITROVIAMO ANCORA DI FRONTE L’INESORABILE REALTÀ DELLO “SCETTICISMO EMPIRICO”.

 

IL PASSO È BREVE VERSO L’ “AGNOSTICISMO METAFISICO”, PERCHÉ L’ANIMA, “LA VELA” SI SMARRISCE, “…SI SQUARCIA ORMAI USURATA”  IN UN “OCEANO SENZA CONFINI”.

 

LA CONCLUSIONE OVVIA A TANTA INCONCLUDENZA È UNA SMISURATA INFELICITÀ, PERCHÈ “IMPLODONO I SOGNI NELLO SVAGO DEL CIELO ROVINOSO SEDUCENTE MIRAGGIO”

 

A TANTO DOLORE NEMMENO LA FANTASIA, “…I SOGNI”, RIESCE A PORRE RIMEDIO, CONCEDENDO MOMENTANEO SOLLIEVO: TUTTO SI SCOPRE NELL’UNIVERSO, IL “…CIELO”, UNA LOGORANTE E TAUTOLOGICA ILLUSIONE, IL “…SEDUCENTE MIRAGGIO”.

 

  Dipartimento di Lettere e Filosofia, Prof. ATTILIO BELTRAMI

This entry was posted on mercoledì, novembre 23rd, 2011 at 20:15 and is filed under Articoli. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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