Evanescente ricordo
Note
di melodia non scritta
uno spartito evanescente
che si dilegua nel vento
Un canto
d’Amore vissuto
con la forza della disperazione
voluto e poi perso
Un racconto
di dolcezze immaginarie
piccoli attimi di stupore
creati dall’emozione del cuore
Una brezza infinita
porta con se il ricordo
di chi ha saputo
toccare con mano il destino
Il cielo si ammanta di stelle
chiudo gli occhi un solo istante
per dedicare al mondo la mia musa
e vivere nel ricordo di un Amore
This entry was posted on venerdì, settembre 9th, 2011 at 23:22 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Ciro Sorrentino Scrive:
Una stupenda lirica che nella pacatezza del verso reca la tristezza di un “IO” che si confronta nello specchio di un “…cieo” che “…si ammanta di stelle”.
Nasce in questa condizione la terribile verità, il dramma umano, la malinconica tristezza di chi,
nel breve attimo di estraniamento, (“chiudo gli occhi un solo istante”) canta tutto il suo “…Amore vissuto con la forza della disperazione
voluto e poi perso”.
E il rimpianto, l’amarezza, la coscienza tragica di un relativismo che tutto fagocita e sottrae, attraverso le forme di un’assurdo esistere, sono confermate dai versi introduttivi: “Note di melodia non scritta uno spartito evanescente
che si dilegua nel vento”.
Eppure a salvare l’amore, il Bene sommo ed infinito dell’essere che è fiamma divina ed alchemica, interviene “Una brezza infinita (che)
porta con sè il ricordo di chi ha saputo
toccare con mano il destino”.
Cara Silvia ti faccio i miei complimenti per questo sublime canto, per una lirica che è frutto di intuizione e riflessione, sintesi del TUO mondo interiore, della tua soggettività, del tuo desiderio di dipingere e rappresentare nei versi l’infinito ed i confini della realtà.
Con stima e ammirazione.
Un affettuoso abbraccio, Ciro Sorrentino.