FIGLI DELLE STELLE .
QUANTE VOLTE HAI FATTO FINTA DI NIENTE ,
HAI CHIUSO GLI OCCHI E NON HAI GUARDATO
IN FACCIA LA REALTA’ DEL TUO CUORE ,
SENTI LE SUE MANI CHE DOLCEMENTE
SFIORANO LA TUA GUANCIA E
ASCIUGANO LE TUE LACRIME ,
TI PARLA DOLCEMENTE SUSSURRANDOTI::
PUOI FIDARTI DEL MIO AMORE :: .
IL PIANO SUONA LENTAMENTE
NEI TUOI RICORDI DI BAMBINA MENTRE
LE LACRIME SCENDONO NELLE TUE LABBRA
E IL DOLORE CHE TI SFIORA L’ ANIMA
ALLENTA LE TUE SPERANZE .
LA VITA E’ LA’ , E’ LUI E’ QUI’ ,
QUANTO SPESSO NON HAI GUARDATO
I SUOI NERI OCCHI, PER PAURA DI
SCOPRIRE LA VERITA’ DEL SUO AMORE ,
VI SFIORATI NELLA NOTTE E
SIETE SOTTO UN ‘ UNICA STELLA ,
SIETE UNITI NELLA LUCE DELLA LUNA
PERCHE’ ORA SAI CHE LUI NON POTREBBE
MAI PIU’ LASCIARTI SOLA ,
HAI CONOSCIUTO IL SUO DOLCE SGUARDO
NELL’ IMPETTO DI UNA PIOGGIA AUTUNALE
E ORA LE ACQUE E IL CIELO SI APRANO
AL VOSTRO PASSAGGIO , ORA IL CIELO E’ SERENO
E TU TIENI STRETTA STRETTA LA SUA MANO ,
FINALMENTE ORA SIETE FIGLI DELLE STELLE .
CARMELO FERRE’ ……18/10/2004
CIRO SORRENTINO Scrive:
Caro Carmelo, ti ringrazio per la tua riflessione sulla mia ultima poesia.
Sappi che anche io leggo sempre con ammirazione tutte le tue poesie e che solo per questioni di tempo non lascio un commento.
Comunque, dalla lettura di ogni tuo canto si rimane sempre arricchiti a livello d’emozioni e di ideali.
Ma stando alla considerazione su questa tua lirica, sento che la sostanza poetica, prima drammatica e poi di sublime elegia, è racchiusa nelle tre strofe che ho chiuso tra virgolette:
“QUANTE VOLTE…, HAI CHIUSO GLI OCCHI E NON HAI GUARDATO LA REALTA’ DEL TUO CUORE…”
Si avverte un rimpianto senza replica, un rammarico per aver perduto la coincidenza d’un treno che era giunto puntuale per far salire due cuori innamorati, per condurli verso un cielo tutto loro.
“NEI TUOI RICORDI DI BAMBINA… LE LACRIME SCENDONO NELLE TUE LABBRA E IL DOLORE CHE TI SFIORA L’ ANIMA ALLENTA LE TUE SPERANZE”
Forse le circostanze, il timore, una condizione emotiva cadenzata dal destino e dagli altri (nell’assurda forma del tempo) hanno costituito l’impedimento che di fatto ha deviato il giorno dell’incontro e del primo bacio, suggello e sigillo d’amore.
“…TU TIENI STRETTA STRETTA LA SUA MANO,
FINALMENTE ORA SIETE FIGLI DELLE STELLE”
Ma la realtà, fatta d’esperienze belle e tristi, non può cambiare l’emozione d’amore: essa quando nasce rimane eterna e giungerà sempre l’occasione adatta, si ripresenterà il prodigio che fonderà insieme i due complici innamorati.
CIAO AMICO MIO.
Con l’affetto di sempre, CIRO SORRENTINO