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Letteratura Poeti Famosi



ALBA

LE SEI DEL MATTINO,

MI ALZO SORRIDENDO,

APRO LA FINESTRA UNO SPETTACOLO REALE.

CIELO LIMPIDO, RASSICURANTE,

S’ INTRAVEDE LA LUNA,

GIOCA A NASCONDERSI,

DIETRO UNA LEGGERA TENDA,

COLOR CIELO,  E DICE; CERCAMI.

SEMBRA TUTTO COME IN UN FILM,

MESSO IN PAUSA.

ANCORA UN PO’

E TUTTO RIPARTIRA’ COME OGNI GIORNO.

LUCI CHE SI SPENGONO,

PORTE CHE SI APRONO,

LA FRETTA DEI RITARDATARI,

VOLTI ASSONNATI, ANNOIATI

POCHI SORRISI.

RESTO QUI’ A GODERMI

LA SOAVITA’ DI QUESTA IMMAGINE,

VORREI UNO SPIONCINO SU QUESTO CIELO,

PER POTER DARE UNA SBIRCIATINA

AL MIO FUTURO, PER SAPERE

SE LUI CI SARA’ ANCORA,

SE L’AMORE COSTRUITO REGGERA’

E NON CADRA’ PER UN RICATTO,

PER UN NUOVO SOSPIRO,

AUMENTA IL MIO RESPIRO,

CHIUDO GLI OCCHI,

E MI DICO: MEGLIO NON SAPERE.

Nadia Salvatore

This entry was posted on giovedì, aprile 14th, 2011 at 14:57 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    Cara Nadia, è bellissima questa raffigurazione della coscienza che si desta e si libera dalle catene del buio per ritrovarsi a confronto di un trasparente e nitido specchio (la luna), uno specchio che poi a ben guardare sembra l’obiettivo di una cinepresa che coglie gli attimi della vita quotidiana, fissando sulla pellicola le emozioni e i sentimenti, i pensieri e le tensioni che muovono l’esistenza stessa degli esseri umani.

    E la vita, così apparentemente sospesa nel cerchio di un tempo che scorre sempre uguale, si mostra come un nastro già inciso che fa risentire suoni e rumori quotidiani, il solito tran tran della routine quotidiana, l’ennesimo e monotono ritmo di un canto con: “POCHI SORRISI”.

    E su questo universo spento e senza voglia si leva, però, il bisogno urgente dell’uomo di voler scoprire ed individuare la verità ultima, l’amore vero e profondo, una realtà che come pura ed assoluta essenza si possa liberare ed ergersi oltre i confini e i limiti coercitivi dell’affanno e del persistente senso di angoscia che avvince, ogni persona, ad un agghiacciante non concludere.

    CARA NADIA, NON SO COSA ALTRO AGGIUNGERE AD UNA POESIA CHE SI RACCONTA DA SOLA E CHE LASCIA AMPI E SIGNIFICATIVI MARGINI DIALETTICI PER APPROFONDIRE UN DISCORSO POETICO CHE TU SAPIENTEMENTE HAI AVVIATO E CHE STAI SVILUPPANDO ALLA GRANDE.

    UN BACIO, CIRO SORRENTINO

    ... on July aprile 14th, 2011
  2. nadia salvatore Scrive:

    grazie dal profondo del mio cuore. per la prima volta nella mia vita una persona, per lo più speciale come te, mi fa dei complimenti. credimi ogni volta aspetto con ansia un tuo commento e puntualmente mi emoziono e detto tra noi lascio scivolare una lacrima. ti abbraccio con riconoscenza. nadia

    ... on July aprile 14th, 2011

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