Aria.
Aria.
Aliti di un vento strano e dolce
sorvola un’erta collina,
io la percorro con passo
lento e stranito,
e di li scappa un volatile,
e le fronde si flettono,
l’albero tende le sue braccia come
a volermi abbracciare,
ma si ritrae temendo
il mio fare inquieto.
Una voce sonante e affranta
urla un grido scorato
invocando il nome di un Dio
che non vuole,
i Suoi silenzi colpiscono
e fanno male,
Egli è stanco,
ma non corro via,
la mia è una cella
senza muri e senza porte,
ma son prigioniero,
ed esecro vita e morte
e non mi è dato di sapere
il giorno in cui
i fratelli ameranno i fratelli,
il cielo carezzerà
con diletto il mare,
e il sole spingerà
lontano i geli del cuore.
Raffaele Feola Balsamo.
This entry was posted on venerdì, aprile 1st, 2022 at 18:51 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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