Il ciclista.

Come una porta chiusa di ferro che viene fuori dal bosco
una via piena di solitudine da quasi sette giorni
il circo in paese è composto,
sfiora il deserto con la notte gelida.

Cammina cammina il ciclista confuso
mettendo nella corsa il suo impegno
alla cura si proietterà con ostinazione
nella terra della Germania il dolore nella bici.

Il vento è sorretto da un filo notturno
i ciclisti da quelle parti poco contano
che sia intenso come il decollo di un astronave
il fuoco sulla campagna come un dado nel tavolo.

Come il bacio maledetto sotto il cielo
che si lega al buon fedele e le labbra
sono colme di piacere
di un fuoco forte vulcanico.

This entry was posted on mercoledì, gennaio 25th, 2017 at 09:46 and is filed under Poesie Varie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

Post a Comment




Security Code: