Non tendermi la mano.

Non tendermi la mano, dimmi solo addio.

 

 Volle il mio pavido cuore tendere e aggrapparsi a te mia cara, 

ma che folle effluvio  nello sfiorare la tua mano,

cosparsa di un sudore untuoso e arrogante, gelida e impertinente,

e vile fu il tuo rifiuto nel porgermi aiuto

dall’allontanarmi  dall’orlo del precipizio dell’oblio.

 

 

Ti amo e ti odio appari e svanisci,

deridi e mortifichi, ma mia cara nulla ci appartiene,

  io divenni ciò che potetti,

ma mai denigrai sofferenze e palpiti,

ti prego allontanati e sii maledetta, 

solo così quel dolore lancinante 

che opprime e ferisce quella strana cosa chiamata

dignità, e felicità, e amore,

si dissolverà e con essa si dileguerà 

ciò che resta di quei lontani profumi  di sterili

e infruttuose primavere,

addio amore mio,

sii coerente  e non indossare inutili rimpianti.

Raffaele Feola

This entry was posted on lunedì, giugno 6th, 2016 at 20:54 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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