Lettera ad una stella triste.

Lettera ad una stella triste.

Mia cara non placare la tua luce
e non essere addolorata
se nei miei momenti di afflizione
non ho più creato sogni nello scrutarti.

Mia stella prediletta dall’alto del tuo cielo
perviene uno strano e misterioso scintillio,
ed io ho avuto timore
nel cogliere i tuoi ammiccanti richiami,
un folle impostore ha reciso ciò che in cui credevo,
ha mortificato la mia anima, ha soppresso la mia fede,
ed ho paura del mostro che giace silente nel mio corpo,
ti prego non essere inquieta,
non lasciare che la mia funesta e caparbia rabbia
si tramuti in orrendi pensieri.

Adesso in me c’è solo un ostinato silenzio,
rigonfio di dolorosi spasimi
e di una tenue ma costante rassegnazione
al dire di uno stolto rigurgito di un nulla,
sotto le sembianze di un impossibile essere
dalle strane e voraci labbra profananti e letali.

Addio mia cara stella,
compagna fedele dei miei incubi
e della mia eterna solitudine.

Raffaele Feola

This entry was posted on venerdì, agosto 14th, 2015 at 19:44 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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