Vecchi Ardori.

Vecchi Ardori.

Che intontimento strano,
lento e gelido offusca
e inebria il corpo diafano
di una ammaliante e irreale odalisca.

Scuote e irrita quel taccagno
giudizio della tresca
di uno stanco cigno,
nero e arruffato e che più non pesca.

Amore folle,tinto del rosso succo di prugno,
e si ode la melodiosa solenne musica,
ascolta silenzioso e gioisci del tuo sogno,
inganna, ma ridà brio e magia.

Raffaele Feola

This entry was posted on venerdì, maggio 29th, 2015 at 22:05 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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