Pensa, null’altro.
Pensa, null’altro.
Non pensare e prepara la felicità,
il destino è stanco di dolersi,
che il nostro sia un pasto frugale
ma ricco di serenità.
Soffochiamo l’arsura
colmando i calici
col brioso nettare della felicità,
ravviviamo di gioia il nostro sentiero
con piccoli gesti
in apparenza inutili
ma ricchi di umanità,
il tempo stringe,
l’onda anomala arriva e travolge tutto,
ma l’amore,
la reciprocità,
gli eroi,
l’abnegazione,
la bontà,
sono all’erta e sapranno
come non soggiacere all’inevitabile
ed ormai sfibrato egoismo,
il suo tempo è compiuto.
Ora è tempo della mano nella mano
alziamo i calici e brindiamo alle stelle,
fin quando avranno luce
l’uomo beneficerà dei suoi riverberi,
e le lontane speranze di non essere soli
sarà solo l’utopia del non credente.
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