I ponti.

I ponti.

Son cosi estasiato dal comprendere
che del di tutto un po’ non deturpa,
il freddo e il caldo, l’autunno e la primavera,
e quant’acqua è trascorsa sotto questi strani ponti
ricurvi e antichi, ma sempre belli.

Sorrido silenzioso nel rimirar gli strani alberi
che si addossano l’uno all’altro come avvinti
da strane folli allegrie, spaventando e poi
rallegrando i miei ricordi,
che pur si deliziano da tal immutabile paesaggio
sempre uguale e testimone
di tante storie d’amore e di addii.

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This entry was posted on mercoledì, novembre 12th, 2014 at 20:32 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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