Sylvia Plath, dono del cielo.

Sylvia Plath, dono del cielo.

Quanti pianti in una fredda stagione,
avvolto in malinconici pensieri osservo
dalla tolda del mio vascello,
gli sconfinati orizzonti
di un mare misterioso e infinito.

Cerco con tenace ansia nelle folte nebbie,
il perché dell’addio di una giovane vita,
la tua grande Plath, perché, perché.

Ci hai donato parole e frasi senza tempo,
e molti arroganti usurpano il tuo sapere,
costipando il tuo immenso dono
in un involontario, ma falso culto,
come se Tu fossi il simulacro
di una grande conoscenza e di assurdi amori.

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This entry was posted on lunedì, novembre 10th, 2014 at 20:16 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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