Scelte
E quando succede
ti ritrovi perduto
nella selva delle scelte
Sentieri e penombre
oscuri intrichi di rami
cosa fare…..
Il cuore è un groviglio
un dedalo di vie
portano a tutto e a niente
Lo sconforto e poi l’angoscia
nell’arrovellarsi dei pensieri
trovare la risposta……
E di nuovo accade
un’altra scelta
è vita e Amore insieme
Ti perdi….e ti ritrovi
e vorresti non dover scegliere
restare nell’ignoranza
Buio e nebbia
non vedi, non azzardi….
….deciderai….
….e sarà ancora vita…..
This entry was posted on martedì, settembre 23rd, 2014 at 22:35 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Feola Raffaele Scrive:
Forse lasciarsi andare e seguire l’istinto e la cosa più saggia, il tuo sembra un concetto semplice ma nasconde un grande enigma, Friedrich Nietzsche ripeteva spesso che la vita e i suoi eventi finiscono e ricominciano all’infinito. Segui i tuo cuore. Ciao
Piccola Tsunami Scrive:
Il cuore mi porta a non scegliere….perché andrebbe in frantumi….
Non è semplice…..ne difficile……è solo terribile avere la consapevolezza che indietro non si potrà tornare…..
Feola Raffaele Scrive:
No…non devi la tua sarebbe una resa senza condizioni, vivi ..godi…esaltati ma non arrenderti lo dice chi non ama più la vita, e le sue farse. Ciao
Ciro Sorrentino Scrive:
L’ “antefatto” è sovvertito dall’ epilogo”.
Eppure lo vedo rappresentato in una Sostanza Spaziale, quasi fosse una Mitica Terra, integra dove i semi del grano sono cresciuti e cercano le mani di coloro che seminarono.
Non è più tanto questione di scelte, ma di “traslazioni” mentali che conducono ad una geometria volitiva.
Ciro Sorrentino
Piccola Tsunami Scrive:
A volte vai oltre Poeta….a volte vedi troppo in la.
Non è così…..è solo difficile……
Grazie Raffaele…..non mi arrenderò….
Feola Raffaele Scrive:
Camminare è un’arte, perché, se camminiamo sempre in fretta, ci stanchiamo e non possiamo arrivare alla fine, alla fine del cammino. Invece, se ci fermiamo e non camminiamo, neppure arriviamo alla fine. Camminare è proprio l’arte di guardare l’orizzonte, pensare dove io voglio andare, ma anche sopportare la stanchezza del cammino. E tante volte, il cammino è difficile, non è facile. “Io voglio restare fedele a questo cammino, ma non è facile, senti: c’è il buio, ci sono giornate di buio, anche giornate di fallimento, anche qualche giornata di caduta… uno cade, cade…”. Ma pensate sempre a questo: non avere paura dei fallimenti; non avere paura delle cadute. Nell’arte di camminare, quello che importa non è di non cadere, ma di non “rimanere caduti”. Alzarsi presto, subito, e continuare ad andare. E questo è bello: questo è lavorare tutti i giorni, questo è camminare umanamente. Ma anche: è brutto camminare da soli, brutto e noioso. Camminare in comunità, con gli amici, con quelli che ci vogliono bene: questo ci aiuta, ci aiuta ad arrivare proprio alla meta a cui noi dobbiamo arrivare.
Ciro Sorrentino Scrive:
….deciderai….:
non vado oltre, resto solo al pensiero, e questo predicato assume una valenza rivelatrice ed epifanica di una ragione cosciente che si espande nelle forme sovrumane della “geometria volitiva”.
Ciro Sorrentino