Non temere.

Non temere.

No fermati, non impedire all’anima di fuggire,
non posso non voler che lei fugga, sii paziente.

Ho scoperto il nuovo mondo, quanti giganti,
però sai, hanno tutti i piedi d’argilla,
non hanno cuore e son caparbi
e non sciolgono i dubbi della vita,
la nostra esistenza
è una commedia in tre atti
e gli attori son già morti,
basta chiudi il sipario e scappa,
voi non applaudite siate seri,
il concertino mai ha suonato
musica cosi malinconica.

Son stanco ma tanto frivolo,
nessuno ascolta ma non abbiate timore,
il Signore è saggio, la sofferenza
non è contagiosa, mette solo tristezza
a chi la possiede,
non siate sfuggenti il dolore spetta solo
a chi lo merita, siate sereni e non temete,
la vita premia e angustia,
ma è pur sempre esistenza.

( Per coloro che son tristi, per chi non vuole ascoltare
e alleviare le difficoltà di chi soffre, perdonate le mie
parole, son giunte cosi.)

.

This entry was posted on lunedì, settembre 8th, 2014 at 18:53 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    Impressionato da questi versi veramente intensi, potenti, versi che immortalano, come in una tela d’autore, lo squallore della vita: la vanagloria e la presunzione dei superbi, di tutti quelli che credono di essere al di sopra di tutto e tutti.
    Sembra di vederli questi “giganti” che scivolano nelle sabbie mobili che fanno da pavimento al teatrino della vita, il teatrino dei “pupi”, già dei pupi perchè c’è qualcuno che ne tira i fili.
    La maestria e la genialità di Feola è proprio in questo passo, laddove dice che “gli attori son già morti”, la loro vita un nulla, un tempo senza senso.
    Ma ancora più bella è l’immagine del poeta che dice a se stesso:”…basta chiudi il sipario e scappa,
    voi non applaudite siate seri, il concertino mai ha suonato musica così malinconica”.
    La coscienza, l’anima, lo spirito, la soggettività…; chiamatela come volete questa presa d’atto.
    Una sola cosa è certa, l’io poetico si è visto allo specchio e con un atto della volontà si è estraneato alla disarmonia e all’inconcludenza degli uomini.
    Complimenti, mio fraterno amico.
    Ciro Sorrentino

    ... on July settembre 8th, 2014
  2. Feola Raffaele Scrive:

    Mio grande amico, ti ringrazio di aver scritto per me quelle stupende parole, che onore e non posso che ringraziarti. Il grande poeta Ciro Sorrentino, io un giorno ti conoscerò di persona, e sarà un grandissimo piacere e privilegio stringere la tua mano, quella che ha scritto quelle stupende opere che rimarranno impresse nel cuore di chi ha conosciuto il sentimento e l’amicizia solo grazie ad esse. Ti abbraccio fratello e coraggio viviamola questa folle vita. Ciao amico mio …a presto…con affetto Lello Feola

    ... on July settembre 8th, 2014

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