Il mendico, dono del Signore.

Il mendico, dono del Signore.

Geme il vecchio mendico,
vita senz’anima
e rigido il suo intorpidito corpo,
re del nulla
e principe del dolore,
quanta rabbia in ostinati
e feroci silenzi,
egli si irrita e non fugge,
ma s’abbandona a pianti
sommessi e con i pugni
rivolti all’insù non offende
piange e aspetta,
dai buon Dio
lacrime tremule e attese
son prove d’amore e di fede
sii generoso con colui che
non conobbe che Te,
sii attento e munifico,
molti conoscono il Tuo amore,
e le primavere, i fiori, i germogli,
sii il sapiente che donò vita
e sii generoso con il pettirosso
che con grazia e dolore alleviò
le tue afflizioni, non lasciarci
soli in un mondo cruento e
silenzioso e senza sussurri,
la nostra anima ti appartiene
fanne ciò che Vuoi, ma amaci.

This entry was posted on sabato, luglio 19th, 2014 at 19:06 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    “…soli in un mondo cruento e silenzioso…” – “…senza sussurri…”:
    una fotografia nitida di una realtà nella quale ogni uomo si dibatte, cade e si rialza, ride e si dispera, gioisce e piange.
    Una realtà amara, la cui acredine si riversa sulle creature vittime, misere creature disaiutate, senza fede né speranza.
    Uomini soli che si ritrovano a fissare la propria amarezza nello specchio di se stessi.
    Forse questo è la volontà di Dio, forse questo il cammino che ci tocca per poter attingere una verità che, almeno in questa vita, non ci è dato conoscere.
    Se tutto questo è vero, se la sofferenza e la povertà sono segni divini, allora ogni uomo deve farsi testimone e provarsi in prima linea a fare un gesto, seppur piccolo, per portare sollievo ai nostri fratelli che nel mondo non hanno ancora visto e percepito la luce divina.
    Con affetto,
    Ciro Sorrentino

    ... on July luglio 20th, 2014

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