Mia Signora.
Mia Signora.
Si Ti vedo mia Signora,
Ti prego conduci
nel terso cielo la mia anima,
e i fiori cosparsi
di odor di bosco
fuggono via sospinti
da un tenue vento,
e ciocche dei miei fini capelli
ne seguono
condiscendi il percorso.
E volli guardar
in quel sorso d’acqua
che lento scivola e sbriciola,
e trascorre nel tenue
percorso da anni addietro
la mia sfuggente gioventù.
E pur vive e fluisce
il lento e monotono
piccolo fiume,
e incute al mio triste cuore
lontani sogni
e antichi entusiasmi,
e impossibili desideri,
scritti su una fragile barchetta di carta
da me eretta con mani di bimbo,
va mia Signora non aspettarmi
porta con Te la mia anima,
io qui son prigioniero e perso
nel mondo che non c’è più.
This entry was posted on lunedì, giugno 9th, 2014 at 21:46 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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