Una vita stramba

 

Una vita stramba

 

 Io vorrei scrivere basta

con il corvino tono sui muri

rozzi e scorticati,

ma come fare

se di pensieri e

rincrescimenti poi vivrei.

 

A che serve affastellare

i quieti desideri

e poi vociare aiuto aiuto,

il vento non spiffera,

chi udrà i miei

rammarichi e dolenze.

 

Che spasmo

l’addio alla vita,

non è gravoso,

solo un po’spiacevole,

ceste e ceste di rimpianti,

che forza, che osare,

ma son come burro

sotto una calda lama,

e tanta subdola rabbia.

 

Pian piano son giunto

alla fine della  folle primavera,

le sue  fioriture munifiche,

i fiori di vetro,

uccelli finti e statici,

piante sempre verdi

 e  foglie blu,

e tanti tanti sentori.

 

Bello l’arrivo del  triste

e caldo inverno,

neve rossa

bufere di sospiri.

e nubi gialle,

che strano la mia vita

sembra ricca di fantasia

ed è fatua vuota e stramba.

 

This entry was posted on venerdì, aprile 4th, 2014 at 22:17 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    “…fiori di vetro…”:
    tre parole unite da richiami alla “Natura” e al “Mondo”
    Nelle profumate fragranze dei “fiori”, il poeta riesce a fissare il contrasto che si genera tra la “natura” e la “macchinosità” degli uomini, che tutto frantumano con la loro superba e vana presunzione.
    Lo splendore dei fiori, se da una parte, trasmette al poeta una sensazione di leggerezza, che genera fulminee “percezioni” interiori, dall’altra, invita a riflettere su come la luminosa bellezza di un prato si sia persa nella fragilità e nell’inconsistenza di una realtà che continuamente sembra franare, stravolgendo pensieri, cose, il corpo stesso del poeta.
    Un fraterno abbraccio,
    Ciro Sorrentino

    ... on July aprile 5th, 2014
  2. Feola Raffaele Scrive:

    Ciao fratello grazie di cuore, nello stesso momento in cui leggevo la tua recensione mia figlia lontana mille km si sposava in chiesa, ed io qui ..lontano….malandato e assente ad una cosa che aspettavo con ansia. Le tue frasi son legate per sempre ad una cosa che rimarrà per l’eternità nel cuore di un padre affranto. Ciao fratello e grazie di aver pensato a me. Un grande abbraccio a te e i tuoi cari- Lele Feola

    ... on July aprile 5th, 2014

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