I miei sensi
I miei sensi
Finalmente ho ripreso i miei sensi
e di essi ne ho compreso il valore,
osservo il fluire del tempo,
dei suoi umori
le sue instabilità
e il malevolo celare
delle sue verità.
Ascolto silenzioso strane melodie
e odo i passi dell’anima
che fugge taciturna e irrefrenabile,
ella non ama che se stessa
e non incanutisce mai.
Tocco ciò che non esiste,
ed a carponi sfioro i verdi prati
spogli e sciatti,
cerco fiori,
e sassi
e vita
e conoscenza,
ma nulla appare
solo piccoli solchi
di terra nera,
null’altro.
L’odore della grande libertà,
solo sentori aguzzi e laconici,
parvenze solo parvenze,
e l’odore del non vivere
è amaro e penetrante.
Ma il gusto dell’aria porta
storie di altri e oscuri mondi,
e con gli occhi chiusi
attendo l’arrivo
di nuovi piaceri,
e intanto colgo i sapori
di una primavera trascorsa,
e che mai volle più giungere.