Mio Signore
Mio Signore
Dire tante e tante cose
ma non riesco a intendere,
amicizia e sentimento,
io ti amo ed ora è tutto cosi strano,
con te quanti viaggi, quanti sogni,
ora i mandorli non fioriscono più,
le palme che ti accolsero festose
non son più cresciute,
raffiche di vento e vento
coprono e avviliscono,
piove sempre e non son felice,
tempesta e gelo nel mentre sogno,
ricoprono cuore ed anima,
che fare son stanco, mi manchi,
non posso che essere triste.
Dimmi Tu mio Signore non capisco,
ho fede e credo in Te,
ma come posso aiutarti,
come lenire le tue dolenti piaghe,
come spuntare quella feroce lancia
che punse il tuo corpo,
la tua denigrante corona di spine,
i chiodi gelidi e penetranti,
il mortificante sberleffo
di chi ora giace in un caldo luogo,
il pianto di Tua Madre,
il Tuo misterioso svanire,
che vuoi che sia il mio fugace
e insignificante inganno d’amore,
piego il mio capo mortificato
e spero che Tu capisca,
son piccolo e soffro per piccole pene.
Ho amato ed odiato, odiato e amato,
e quanti notti vigili, quante attese
e quanti riflessioni, mio Dio che inganno.
Nel mio cassetto ripongo tanti e tanti sogni,
ne prendo e prendo ma son tutti uguali,
deludenti e sornioni, fuggono veloci,
e non accettano preghiere,
sii paziente mio Signore
se tardo a capire son confuso,
ma io so che ho Te nel mio cuore spossato,
son sereno, e aspetto che Tu giunga,
fa presto mio Signore son solo e impaziente.
Come comportarci con gli amici?
“Come vorremmo che loro si comportassero con noi”.( Aristotele )