I miei fantasmi. ( A Maria Pia Feola )
I miei fantasmi.
Il cielo è denso di nubi,
il manto d’erba
brioso e freddo,
par quasi scricchiolare
sotto i miei passi.
Che silenzio,
uccelli zittiti
forse son parte
di un dipinto,
odo e vedo eppure
son cieco e sordo.
La notte ha smesso
c’è il giorno,
i fantasmi ora
son trasparenti con
bianche vesti
evanescenti,
solo fruscii e
profumi d’incenso.
Poi ancora il buio,
ombre irriverenti
cercano la mia
complicità per
carpirmi resa e respiri.
Inebriante e chiassosa
la mia anima canterina,
ineluttabile farsa
di un silenzio rumoroso.
Mi adagio sui pungenti
rovi di un roseto
e osservo la fuga del tiepido sole,
afferro qualche raggio
ma son freddi.
Piccoli riverberi di luci
sul mio volto, li scaccio,
ho voglia del
rassicurante buio,
devo riflettere.
Raffaele Feola
( Un grande saluto al poeta Ciro Sorrentino )
.