I Sentori e il nulla

Quando giunge la sera

vorrei sciogliere

i legami delle finzioni,

essere come la foglia nel vento

e dirigermi dove egli vuole.

 

A chi posso rivolgere

i miei lamenti

se le mura della mia vita

non hanno immagini sacre,

sono bianche

e vorrei dipingere

su di esse quei volti

con le luminose aureole

che ho  cercato,

implorato e mai trovato.

 

La mia prigione

è senza porte,

non ho catene,

ho i pugni chiusi

ed hanno in ostaggio

aria e vento,

mi curvo sotto

il peso di invisibili ali,

con esse ho tentato

inutilmente di

spiccare il volo

per fuggire

da una inutile attesa,

da questo luogo bieco

è inaccessibile .

 

Quale mistero si cela

nella mia angoscia,

perchè le mie lacrime

non scorrono

e sono ferme

sulle mie fredde guancia, 

le mie mani non si aprono

e le ali restano chiuse,

perchè nessuno mi ascolta?

 

Non odo che

fruscii e perfidia,

forse mi sono solo perso

in un groviglio di

sentori evanescenti,

dove finisce il sogno

ed inizia il nulla.

This entry was posted on domenica, novembre 17th, 2013 at 12:33 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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