Il ritorno

Giunsi ad un uscio e li bussai,

le nocche delle mie dita

si arrossarono

dal continuo battere,

non fui ospite gradito

in quella casa,

fui accolto come

il boia dalla sua vittima.

 

Nulla chiedevo

se non un abbraccio,

tempi addietro sbagliai

nel dire addio

a coloro che mi amarono,

mai cosa più stupida ebbi a fare,

la speranza di esser il  figliol prodigo

svanì nel momento che appresi

del triste commiato di

chi mi diede vita.

 

Possa bastare l’eterno

mio rimpianto

a ripagar loro di ciò che io,

ingrato e inconsapevole rinnegai,

il loro amore e

i dolci abbracci nei miei

momenti di sconforto.

 

Possano loro non perdonare,

ma comprendere

il mio tardivo pentire,

mai feci torto più grande

a chi mi amò e credette in  me.

This entry was posted on sabato, novembre 16th, 2013 at 10:50 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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