Polvere di stelle
L’addio, il ciao,
iniziare, finire,
che tempi amici,
non sai cosa fare,
ma berrò una vodka,
forse due,
no non mi piace,
ma l’ho comprata,
mi pareva una buona idea,
il mio amico
Bukowski le avrebbe bevute
e con un paio di birre,
ma lui è un duro,
io non reggo l’alcool,
ma devo risolvere
il maledetto dilemma
del ciao o dell’addio.
Be dai amici io sono arrivato,
l’età, che vuoi che sia un
abbraccio virtuale,
gli snob dicono platonico,
comunque non tocchi nessuno,
sai l’etica morale ti ha bloccato,
aspetta bevo prima una Vodka
poi continuo, fatto,
Dio mio sono confuso
non capisco più nulla.
Devo andarci piano,
ormai sono un fossile.
Tutti ti amano
ma nessuno lo fa,
poi sono confuso
e non so quello che dico,
be ho deciso meglio
l’addio,
che diavolo sono troppo
vecchio per amare,
e non ho più manco
foto da rivedere,
nulla,come promesso,
ho strappato tutto,
davvero, parola,
domenica vado al
concerto dei Modà,
be amico devo lasciarti
le palline colorate
mi aspettano,
no non sono biglie.
Ciro Sorrentino Scrive:
“…amico devo lasciarti le palline colorate mi aspettano, no non sono biglie”: un verso forte ed intenso con il quale il poeta comunica tutta la sua amarezza per non poter comunicare le sue inquietudini a qualcuno che sappia veramente ascoltare e capire.
Ecco, allora, che l’unica alternativa possibile a tanta solitudine è quella di immergersi nella contemplazione di un universo di stelle e di sogni, ma soprattutto un cielo fatto di speranza, la SPERANZA CHE ALMENO LE PROIEZIONI DI ALTRE ANIME NOBILI, CHE SI RIFLETTONO NELLA VASTITA’ COLORATA E QUIETA DEL CIELO, possano riconoscerlo e ritrovarsi nella purezza dei sentimenti e delle idee.
Complimenti, amico mio.
A presto, fratello.
Ciro Sorrentino