Io voglio esser solo

 

Immortali son gli Dei,

fulgidi e tal volta prepotenti,

han creato loro, 

morte e vita, odio e amore, e

nulla sembra quietare

la loro collera quando furibondi scagliano

tempeste di acqua e rabbiosi fulmini,

e il loro raccolto non sono

le  dorate spighe di grano,

ma anime inquiete e miserevoli.

 

Che dir di tale infelicità,

divenire deboli e smarriti e

accettar tale sorte senza chiedere

indulgenza, senza lotta e senza resa,

forse la mia fede sarà

l‘ultimo baluardo di quel

nero destino

che altri hanno scritto per me.

 

I miei sogni non son tali,

ma incubi, dove maligni esseri

profananti strappano

fra mille tormenti la mia anima,

i loro ghigni biechi e derisori,

non lasciano scampo alla comprensione,

solo sordide e deliranti invettive.

 

Poi all’improvviso il mio risveglio,

solo convulsi ricordi, e

lentamente il mio animo si placa,

tu non fai più parte della mia vita

ho già dimenticato la tua voce e

la tua immagine, è già fugace è lontana,

non appartengo più ne a te

ne agli immortali,

addio sogno di una breve stagione 

a mai più, mai.

This entry was posted on domenica, ottobre 13th, 2013 at 22:16 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

2 Commenti

  1. rosa Scrive:

    Complimenti,le tue saranno sempre bellissime poesie,parole,anke se raccontano tristezza e destino crudele…ciao,preferisco semplicemente ciao.!

    ... on July ottobre 15th, 2013
  2. Feola Raffaele Scrive:

    Grazie signora, la ringrazio, spesso la tristezza accompagna strane melodie, a volte dolci a volte tristi,
    addio signora.

    ... on July ottobre 15th, 2013

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