LA LUNGA NOTTE DEI TEMPI .
UNO STREPITANTE RUMORE ASSALE IL TORPIDO E
NOIOSO VIVERE DI UN UOMO ALLA DERIVA DELLA SUA
ESTUANTE VITA DI MORTE E DI TOTALE APATIA ,
L’ ERBA CHE UN GIORNO FECE DA LETTO
AL SUO RIPOSO DI OCCULTI POTERI
ORA SI SGRETOLA SOTTO IL NASO
DEGLI ANNI TRASCORSI NEL BUIO
TOTALE DI ODIO E DI SANGUE ;
LE MANI IMPAVIDE MA TREMANTI STRINGONO
RICORDI TRISTI DI GIORNI VIOLENTI VISSUTI
ALL’ OMBRA SOTTILE DELLA PAZZIA ,
PER UN ATTIMO SI FERMANO NEI SUOI OCCHI
E COME D’ ICANTO SI ELEVANO VERSO UN CIELO
NON PIU’ AZZURRO COME PER CHIEDERE PIETA’
DEL MALE FATTO ALL’UMANITA’ ,
TUTTO INTORNO TACE ,TACE IL RUSCELLO ,
TACE LA FORESTA ,TACE LA SUA COSCIENZA
CON L’ ANIMA MORTA NEL DISPERATO
TENTATIVO DI VOLER ESSERE -DIO- ,
IL MONDO SEMBRA ESSERSI FERMATO
NEL SUO CORPO E IL LUNGO TRASCORRERE
DEI MINUTI NON GLI CREA PIU’ TEMPO
PERCHE’ NON HA PIU’ TEMPO PER VIVERE
E LA MISTIFICAZIONE SI TRASFORMA IN REALTA’ ,
UNA REALTA’ CHE SA’ DI MORTE ,
CHE ODORA DI MORTE………..
LA SUA MORTE.
CARMELO .1970