marzo 5, 2011 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Anche tu fata confusa al presente hai rinnegato l’amore. Tu, che avevi acceso l’estro delle poesia sei solo misero niente. Sei l’inganno che ha intrappolato i sogni e ha offeso la fantasia. Allora per sempre rendo la penna al silenzio ringraziando chi ha creduto nei miei versi. 05.03.2011 CIRO SORRENTINO
marzo 3, 2011 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Spero ritrovarti stringere la tua mano su una strada alberata mentre soli ci avviciniamo al nostro scintillante castello. Lastre e cristalli argentati come specchi fidati fissano silenziosi carezze e sfiori l’amore. Voliamo oltre le stelle fino ad avvolgerci in una spirale che si libra leggera. Sovrastiamo nuvole argentate persi nel canto evocante […]
marzo 3, 2011 - Posted by Antonio Balia- 0 Comments
“Col vissuto sereno sulle spalle, tranquillo procedeva nella via”. Dedicavo parte del tempo libero allo sport “caccia e pesca subacquea”; La prima nelle campagne della Barbagia, l’altra nei litorali della costa nord orientale della Sardegna “Orosei – Budoni”. La seconda domenica di gennaio dell’anno duemila ero impegnato in una battuta di caccia grossa ed a […]
marzo 1, 2011 - Posted by carmelo- 9 Comments
PER QUELLO TUO SORRISO , PER QUELLA VOGLIA DI FELICITA’ DEL TUO PICCOLO CUORE , PER QUELLA TUA VOGLIA IMMENSA DI VIVERE LA VITA , PER TE CHE NON CI SEI PIU’ , PER TE CHE UNA MANO IGNOTA HA COLPITO IL TUO FRAGILE CORPO , PER TE UN CANCELLO OSCURO SI E’ APERTO CON UN […]
febbraio 28, 2011 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
La sento vivere nel mio essere e sempre più idealizzo i suoi delicati gesti. Ora la vedo davanti a me mentre intenta ascolta ignara amante. Allegra chiede della mia vita e sorride entusiasta quasi rapita. Attratta dai lunghi racconti presto s’abbandona al suo principe. Ma niente posso offrirle sono compiuto tempo […]
febbraio 28, 2011 - Posted by Antonio Balia- 0 Comments
Erano giorni infiniti e confusi fissavo i confini vicini e lontani; sull’orizzonte lo sguardo bramava ma quell’orizzonte: sfumava nel blu dell’aria lontana. Giravo perdendomi in altri confini attratto da lampi di luce profusa, per abbagliarmi e confonder la via. Famelico sguardo fissava lo specchio solcando montagne e distese lontane: senza fermarsi e pensare l’intorno.