Giustizia
In questi ultimi tempi spesso mi sono domandato se in certi casi è meglio non vedere e non ascoltare e farsi scivolare le cose addosso o cercare giustizia per i torti ricevuti.
Ho sempre pensato che la bontà e il dialogo potevano sempre risolvere le cose ma purtroppo per ottenere qualcosa la volontà deve essere reciproca e quando si ha a che fare con persone ” disturbate” che mentono, inventano di sana pianta cose e fatti non esiste bontà, parole o mediazione che tenga ci vuole per forza altro.
Qualcuno può pensare che in una battaglia ritirarsi sia segno di paura e vigliaccheria ma non è così è segno di saggezza quando ti accorgi che il nemico è solo un fantasmi.
Ti ritiri, certo, ma per raccogliere le idee e cambiare strategia lascia sul campo una sconfitta ma il tempo dirà chi ha vinto la guerra.
Quando ormai ci si rende conto che non esiste piu spazio per le parole, purtroppo, restano solo i fatti, fatti reali, consistenti pesanti, dolorosi, costosi, che per coscenza sempre si vorrebbero evitare, ma quando ci si è tirati di forza non si hanno alternative si è costretti a fare anche quello che per certe cretinate si vorrebbe in coscenza ( per chi ne ha una) evitare.
Ora attendo, attendo il momento in cui i miei due occhi incroceranno quei sei occhi e vorrò vedere chi sarà ad abbassarli, e non sarò certo io!.
E’ facile mostrare la propia cattiveria da dietro un pc, troppo facile sentirsi forti e invincibili pensando di essere nascosti da un pseudo anonimato, sentirsi intoccabili ed irraggiungibili ma purtroppo oggi non è più così chiunque paga dei propi errori e si ristabilisce quella giustizia violata.
Io per carattere purtroppo non dimentico, non lascio perdere mai un’offesa e sono anche molto vendicativo, da sempre seguo il motto” siediti sul fiume e aspetta di vedere passare il cadavere del tuo nemico” per dire che non ho mai fretta per fare cadere la tegola in testa a chi voglio , quella tegola prima o poi ci cade ed è una certezza.
Ora fatto quel che dovevo mi sento sereno e aspetto tranquillo e mi domando quanto possano essere sereni ora altri, sopratutto quando arriverà il momento in cui si domanderanno … cavolo che ho fatto ma ne valeva davvero la pena?
Che ne sai
Che ne sai del mio sguardo tremante,
dei tuoi occhi ingannatrici,
dei cento e mille sguardi che ti hanno avuto
dei pensieri infelici.
Che ne sai della vita sospesa ad una parola,
del desiderio di pace, della dignità di un uomo
quando vorrebbe dire ma tace.
Che ne sai della dolcezza
dell’onestà della gioia del dovere.
Che ne sai dell’orgoglio di un uomo
quando ha la sua donna accanto
fiero e sicuro guarda il destino
senza temere un rimpianto.
Che ne sai dell’inferno in cui ho vissuto
sospeso nel vuoto, odiato, deriso, caduto.
Che ne sai della timidezza,
della gioia di un semplice gesto
di una parola, di una tenera carezza.
Che ne sai del mio desiderio d’amore,
della fatica di non farsi notare,
della vita sospesa nelle parole
quando il dubbio ti assale.
Che ne sai della strada da percorrere
se desideri amare quando la vita ti ha portato altrove
Che ne sai della dolcezza di un’anima
scolpita in un cielo
di solitudine e silenzio.
Sogno di un buffone
Una carezza non ebbi mai forse è per questo che te ne vai..
“Ora non ridi più” e la mia spada alzerò.
Ma una carezza poi, sciolglierò
perchè nell’animo un fiore ho…
<< chi ha ancora quel fiore nel cuore ( del perdono) lo tenga stretto , spesso una semplice carezza è un dono del cielo >>
E solo un sogno però
è tutto quello che ho.
Perche’ domani
Cinque minuti di pensieri liberi digitati sulla tastiera senza rileggere, anche questo è senso di libertà.
In questi giorni ogni mattina, appena apro gli occhi, che abbia riposato o meno mi viene istintivo di pensare ” uffa un altro giorno”. Mi rendo conto che ogni giorno che ci è regalto su questa terra è un grande dono ma nonostante questo ne sento il peso.
Non sento piu stimoli, i sogni si sono spenti, ieri e’ uguale a domani o al massimo peggio eppure tanti posso dirmi ” ma di che ti lamenti hai tutto” SI ma forse mi manca la cosa piu’ importante quella carezza che spesso non è negata nemmeno a un cane.