Archivio di novembre 2006
Vecchio
La tua vita trascorsa nei campi,
ha segnato il tuo viso pre sempre. Il ricordo nel mio cuore
va al profumo di terra bagnata,
che accompagnava la tua mano
crepata dal tempo
e dal dissodare dei campi,
quando al rientro
a sera,
venivi a trovarmi nel mio lettino,
fissavi in silenzio il mio viso
poi mi passavi piano,
sulla guancia,quella mano rozza ma vellutata.
dopo ti allantanavi,
piano,
per non svegliarmi,
un gesto semplice,
che colmava di felicità il mio cuore di bambino.
Ora che anch’io sono vecchio
sono quà,
solo,
nessuno più si ricorda di me,
e nei giorni di tristezza
mi vieni a mente tu
vecchio,
vorrei risentire ancora una volta
il profumo di quella mano,
di quella carezza rozza
ma piena d’amore,
quel gesto semplice,
ancora una volta,
poi chiuderò gli occhi per sempre
e verrò da te,
vecchio.
Hai sussurrato alle mie orecchie dolci parole con gesti sinceri.
Chi eri, mi chiedevo, nel labirinto del mio ascoltare?
Chi era quella luce pura che illuminava l’oscuro percepire del tempo?
Del vento ho conosciuto echi di memorie di un tempo.
Il vento, sono io, vecchia scorza in un cuore sincero.
Come il sole al mattino, il silenzio alla sera, il mio cuore,
vuoto d’amore, riempi di albe nuove.
I tuoi occhi accesero le tenebre di luce vera,
seria, audace, consigliera, dolce, donna
“Amor ch’a d’amante, amato amar perdona”
Amore che mi rivelò una nuova strada
Amor che mi donò la tua luce
Dolce, chiara e forte..Amore
che stringerò per sempre, nella mia
breve terreste segnata sorte.