Appunti di Vita :

Vorrei riuscire a lasciare emozioni e parte del mio cuore in queste pagine, finchè ci sarà un cuore, la forza,e inchiostro per scrivere nella mia anima... Poi resterà, forse, solo un ricordo sbiadito dal tempo.

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Archivio di febbraio 2010

Il tuo Nome

Invoco il tuo nome
voglio che tu vada da lei
a vegliare ogni suo respiro
ogni sua parola,
asciugale le lacrime,
baciale la fronte nei momenti di sconforto,
stringile la mano per accompagnarla
nelle insidie di vita.
Parlale di me, di quando giocavamo
in quel prato fresco di rugiada,
di tante risate di tanta allegria.
Parlale di quando sono cresciuto,
diventavo uomo, piangevo,
ed eri lì mi ha visto combattere,
correre, ed ora è il tempo che corre
perchè?
Perchè non puoi fermare il tempo,
tornare a quei giorni cosparsi di  magia?
Tempo inestimabile
ci portiamo nel cuscino della nostalgia,
come nuvole d’estate si rincorrono,
i ricordi giocano, componendo le forme più strane,
per poi dissolversi e incontrarsi altrove.
Parlale di questo, angelo
Parlale di lei,quella donna
che tanto amava, di quanti baci e quanto amore
ha portato sulla terra
e se la missione fosse compiuta
dille di non avere paura.
Accompagnala, dovunque vada
tienigli la mano e
la terrò per mano.

Riflessioni

Stasera solo semplici riflessioni niente poesie.
Le ore corrono lente e rifletto sui miei giorni,
i miei incontri, il mio vissuto.
Forse, propio in momenti come questi,
che molte cose diventano chiare e semplici nella mente.
Sbaglio e ho tanto sbagliato ma non mi pento
di quanto ho detto o fatto perchè l’ho sempre
fatto convinto di essere nel giusto.
Troppa discrezione, troppa attenzione
nel non invadere o destabilizzare con la mia presenza
la vita e il microcosmo altrui.
Accettare, essere coscenti, sapere e comportarsi di conseguenza
senza mai chiedere piu di quello spazio distante e irreale
e quel piccolo spazio reale concesso, anzi rubato,
al correre veloce del tempo.
Apro l’armadio della mia coscenza e non vedo scheletri,
menzogne, o tradimenti, vedo solo, in un angolo
l’errore di essere troppo umano, di non reagire quando serve,
di cercare la via del ” capire e comprendere” e parlare,
di non dire basta quando vengo insultato nei miei sentimenti,
quando questi quengono stracciati e derisi
come fossero fumo nel vento.
Volete il ” mostro” eccolo, mi va ben anche questo
se così volete dipingermi ma cercate di usare i colori
pià scuri per il mio volto e chiari per la mia anima.
Se, invece volete vedere l’uomo aprite il libro
della mia vita e del mio cuore
cercate di leggerlo, di sentirlo vostro,
e di capirlo nel profondo senza fermarsi all’indice.
Quel libro ormai chiuso da anni aspettava solo
di essere aperto ma il suo destino e marcire tra la polvere
in attesa di un giorno che non verrà mai.
In tanti han detto di averlo letto di conoscermi come
” un libro aperto” e invece non avevano nemmeno
levato la polvere alla copertina.
Forse quel libro non era per loro
raccontava un’altra storia
fatta di sincerità, rispetto, amicizia e amore.
al di là di ogni cosa,
invece correvano alle ultime pagine e leggevano
…Fine
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Auguri Papà

Ho il cuore ancora colmo di rabbia
per questa vita  che ti ha portato via
Gli occhi ormai vuoti per lacrime versate
su un dolore così profondo.
Sento ancora la tua mano stringere le mie, 
Cerco i tuoi occhi, non so se riesci a vedermi,
ti parlo non so se riesci a sentirmi,
vorrei entrare nel tuo mondo,
 
dissolvere questa nebbia e riportarti da me.
Mi manchi, mi manca una parte di me
e il mio cuore non sa dirlo
tutto è chiuso in una piccola lacrima
Ti voglio bene papà, Auguri
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