Archivio di settembre 2012
Ecco Sabato
Non so cosa fare quindi scrivo un po qui visto non ho altro posto dove scrivere qualcosa.
Anche questo sabato è quasi passato, ogni giorno pesa più del precedente, e domani purtroppo è domenica.
Anche oggi non è mancata la fila delle persone che arrivano a chiedere favori, consigli, aiuti. Il pc non funziona sono sparite tutte le icone, ma come si mette questa applicazione sul cellulare… solite mille richieste velate o meno di aiuto traducibili in…mi fai questo o quello ebbene NO! non faccio più un cazzo a nessuno.
Dove eravate tutti, anzi dove siete tutti, quando ho bisogno io anche solo di una parole? ovunque tranne che dove avrei bisogno per cui potete andare affanculo jo non aiuta più nessuno.
Che bello vedere le facce stupite dall’abitudine del si certo e scontato quando arriva la risposta non lo so, cerca su google, prova a chiedere in un forum o addirittura arrangiati non ho ne tempo ne voglia.
Da stamane che il mal di stomaco mi divora speravo fosse passato ma purtroppo come tanti a volte ritornano ed è tornato per cui stasera salto la cena non mi scende proprio nulla.
Me ne sono andato anche dal forum Android dove mi avevano dato la moderazione non mi andava di avere l’impegno e onestamente non mi andava di moderare nessuno, forse è stato più l’orgoglio di esserci riuscito che poi la voglia vera e propria di esserlo non me ne fotte un cazzo di avere la moderazione, l’amministrazione o quanta altra cosa del genere.
Stasera Mango e Kyra per la prima volta si sono attaccati sul serio, sapevo che prima o poi Mango lo avrebbe fatto troppo tempo che Kyra gli rompe i coglioni e lui da buonone quale è ha sempre lasciato perdere ma ultimamente lo vedevo sempre più scocciato e anche nervoso e bastava vedere lo sguardo per capire che prima o poi esplodeva e stasera lo ha fatto.
Kyra al solito lo ha aggredito con una via di mezzo tra gioco e incazzo e stavolta Mango non l’ha fatta passare l’ha stesa a terra prendendola per il collo di brutto ho duvuto dargli na pedata per staccarlo e mi ha anche preso una dentata in un polpaccio.
Ovviamente poi han preso un ceffone a testa perchè così deve essere ma Mango ha fatto quello che era giusto prima o poi fare ovvero fargli capire che il capobranco è lui e Kyra deve smetterla di fare l’aggressiva quando poi è una cagasotto e credo stavolta lo abbia capito bene. Per fortuna Mango non ha serrato o gli faceva male veramente in fondo gli ha dato solo una dimostrazione senza fargli male, bastava stringeva e non so se ne usciva viva da come l’aveva presa.
Così le gerarchie si sono ristabilite e chiarite, già han fatto pace dato che Kyra dopo poco è andata la ruffiana a dargli bacetti.
Certo che il loro mondo è di gran lunga meglio del nostro, tutto è così semplice e chiaro, pulito e diretto e sopratutto senza mai rancore non credo sappiano cosa sia e portarlo.
va beh concludo qui di buttare parole nel vento……………………..
Domani
Poesia muta
Scriverei una poesia muta
qualcosa che non puoi sentire,
ne recitare,ne leggere
senza gli occhiali
usati per le eclissi.
o meglio, la scriverei
in un braille cosi spigoloso
da far sanguinare le ditta,
e tu piangerai lacrime asciutte.
Perchè in un mondo falso è un uomo vero!
Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l’ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un po’ cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l’amore.
Ci sono uomini soli per la sete d’avventura,
perché han studiato da prete o per vent’anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un po’ per loro,
e cambiare un po’ per noi.
Ma Dio delle città
e dell’immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.
Fantasy
Ammalianti e sfuggenti le reliquie,
si rassegnano perdurando vane rincorse scalmanate,
disertando l’antitesi di utopie inutili,
ambendo dileguanti cammini,
le cui tracce svaniscono perdendosi nei miraggi.
Seducenti le Reliquie fantasy,
allo scoccare del fatidico momento,
in fugaci istanti irretiscono con i loro sortilegi incantati,
quando,
impietosi anatemi si placano coniugandosi nelle circostanze di consacrate benedizioni.
Antonomasie e nemesi si confondono per le atmosfere che suscitano,
lasciati da loro conquistare.
Nel silenzio irrompono i draghi,
fragorosi i loro ruggiti possenti,
preannunciano il lacerare delle membra inermi di sventurati impavidi sfidanti.
Asserragliati nella tetra ed umida miseria di angosciosi penitenziari,
reclusi nello spessore delle pareti innalzate sulle fondamenta dei propri traditi auspici di libertà e giustizia,
menestrelli e cantastorie erudiranno gli ignari austeri,
di malaugurate cronache trascorse.
Eroici miti potenti,
sradicheranno l’imperio alle sacrileghe colonne che sorreggono l’enfasi di culti pagani.
Nelle Reliquie fantasy,
asseconderanno le scie dei propri fuochi fatui,
principesse celtiche e figlie d’oriente,
ribelli alla perfidia di un dettame errato.