Archivio di febbraio 2007
Sogno di un buffone
Ehi, giullare dove vai?
Vado via via di qui,
via da chi mi ferì.
E la luna illuminò,
una lacrima che
la sua guancia solcò.
La mia storia ti dirò:
“Io l’amavo però
lei mi disse vai via
e il mio cuore scoppiò
quando rise di me.
Lei regina lassù
e io buffone quaggiù.
Una carezza non ebbi mai
forse è per questo che te ne vai…
Occhi blu io non ho,
ma da cielo li ruberò
pregherò, cambierò,
da una quercia rinascerò.
Sui capelli che ho
il colore del grano avrò
ed un cavallo che sappia volare
ed una spada forgiata dal sole
ed una stella che brilli lontanto
e che mi guidi la mano.
E al mio passaggio manciate di rose
e lungo il fiumi ginestre e mimose
e nei sentieri ortiche e more
è un aria di primavera.
E quel giorno tornerò.
Lei dirà: “Io non so cavaliere chi sei”
forse non ricordi più,
quel buffone che un di per amore fuggì.
Sul suo viso urlerò
con tutto il fiato che ho.
“Ora non ridi più” e la mia spada alzerò.
Ma una carezza poi, sciolglierò
perchè nell’animo un fiore ho…
Occhi blu io non ho,
ma da cielo li ruberò,
pregherò, cambierò,
da una quercia rinascerò.
Sui capelli che ho il colore del grano avrò.
Ma come è dolce la sera!
E al mio passaggio manciate di rose
e lungo il fiume ginestre e mimose
e nei sentieri le ortiche e le more
è un aria di primavera.
E solo un sogno però
è tutto quello che ho.
Lampo
E’ un lampo che ha squarciato
quell’ abisso inesorabile di malinconia, un dolce bagliore
versato sulle mie labbra, una sottile fragranza
che ha catturato i miei sensi trasportandoli
su una spiaggia animata solo dalla luna
Essa illumina i tuoi occhi che come stelle,
riflettono nel mio cuore con la profondità del tuo mare…
acque lontane che presto rivedrò
una dolce sorgente per il mio terreno
che aspetta solo la tua rugiada.
Un abbraccio lacrimante di gioia porterà
il mio sguardo verso la stella d’ oriente
col sorriso di un ricordo e la gioia di domani
celato dolcemente nella profondità del mio cuore…….
Ghost
Come un fantasma mi aggiro negli angoli più sperduti della rete.
Chi sono io nebbia invisibile che scaturisce da fredde macchine.
Nel silenzio il suono della tastiera diventa quello di mille tamburi
un tam tam senza risposta con echi infiniti nel nulla.
Signore della notte, mistero nella luce, tra infinite parole e pensieri
Fantasma senza voce di un popolo sordo che vive in un chip
Con te
Pallida la luna e le acque tranquille,
mentre nuvole porpora solcano lente il cielo,
mentre il mare insegue il vento
portando note di canzoni lontane..
Le mie labbra ti avevano appena sfiorato,
le mie mani avevano sfiorato il tuo seno
le mie dite le tue labbra..
Splendida questa notte con le sue coltre di stelle
che ci porta ai nostri sospiri
I miei occhi ti vedono nel buio,
scrutano insieme ai tuoi misteriose ombre
quella pace interiore che emana
e quell’abbandono totale che ci riempie
di magia e di mistero..
Mano nella mano
camminando,
per le vie di strade misteriose o conosciute,
la mia mano salda nella tua
e i nostri sguardi che si nutrono..
Le nostre lingue si incontrano,
i nostri corpi che gemono un solo essere
e finalmente il riposo dopo l’estasi..
il sonno e la felicità..
Prendo una rosa rossa,
la appoggio dolcemente accanto alle tue labbra
e guardo il medesimo colore,
Dormi, serena, sorrdendo e una lacrima
di felicità solca il tuo viso
una goccia di passione che lascio scivolare
sulle mie labbra
nell’ultimo bacio
aspettando insieme
domani.
jo