Archivio di marzo 2012
Momenti della vita
Parole in ordine sparso, mentre la sigaretta fuma inesorabile nel posacenere, e la mente corre in riflessioni che preferirei non percorresse.
Non rileggerò, come sempre, quanto scritto, ne correggerò gli errori è un sentiero di sola andata , un senso unico di parole e fatti che non voglio ne vorrei mai percorrere e ripercorrere ma che purtroppo la vita mi ripropone spesso davanti.
Spesso fare del bene ” costa” non sempre basta un sms da un euro per pulirsi la coscienza altre volte richiede impegno, rinunce, lavoro. Impegno preso con forza e supportato dallo slancio del cuore che in certi casi non guarda le difficoltà della realtà ma solo l’obbiettivo da raggiungere.
Fare del bene è dare ma anche ricevere moltissimo interiormente quella soddisfazione che apre il cuore e in parte aiuta ad avere pace con noi stessi.
Poi però a volte, a me spesso, capita che tante azioni che vorrei fare per allungare una mano a chi ha necessità venga respinta o ignorata e in questi casi il cuore si stringe, il buio sale e la rabbia prende il sopravvento anche sulla razionalità e sorge sempre la stessa domanda : Perchè??
Forse perchè paga molto di più fare del male? quello non va offerto ma si regala senza condizioni.
Paga di più il menefreghismo e il voltarsi da un’altra parte con aria indifferente? Certo nessuno verrà mai a chiederti nulla e se mai lo farà ci saranno pronte mille scuse per schivare la situazione.
So che chi leggerà capirà ben poco il perchè di questo lunga riflessione e la situazione che lo provoca ma la situazione esiste e mi fa provare un misto di rabbia e vergogna al posto di chi dovrebbe averla.
Beato Vincent nei bui tunnel sotto la città dove la cattiveria , indifferenza umana e tante parole inutili non arrivano, a loro ne basta una sola dimenticata sulla superficie, amore.
Poeta
Solitudine
Sono così solo e la pioggia cade
sul cuore di pietra di questa casa.
Per le lucide strade non passa nessuno.
Sono solo la nebbia avvolge questo angolo crudele
da lontano il suono d’una campana. Tutto tace
E poi, d’improvviso un urlo rompe il silenzio.
Il tuo nome ripetuto cento, mille volte e ancora infinite.
Non voglio dimenticare voglio ancora credere
anche se mille schegge penetrano nella carne.
Lo specchio dell’amore cade si frantuma.
Li guardo quei piccoli pezzi distrutti
che contengono un amore senza fine
che non lascerò andare via.
Tu sei partita la tua assenza soffoca
mi impedisce il respiromi
avvolge col suo manto oscuro di desolazione.
Oh, vorrei aprire la finestra volare verso un altro mondo
dove possiamo stare ancora insieme.
Posso sentire il tuo dolore e la pioggia che picchia
penetra nelle ferite ma non lava via il desiderio
di stringerti ancora.
Forse stanotte me ne andrò
in quel giardino oltre l’arcobaleno nella fabbrica di comete.
Forse lì, tu mi aspetti ancora lontano dall’ipocrisia del mondo
in cui ci hanno portati.
Forse stanotte me ne andrò, sì, volerò nella notte nera
mi lascerò stringere nel suo abbraccio mortale
per riposare per sempre.
Perchè per sempre è con te.