Archivio di dicembre 2011
Lettterina a Babbo Natale
Questo è l’elenco dei miei desideri:
Ecco, questa è la mia lista…e siccome sto cominciando a far pratica se non mi accontenti ti denuncio per sfruttamento del lavoro minorile, metto l’attack nella serratura del garage della slitta, taglio la punta delle orecchie a tutti i tuoi elfi, nutro le tue renne con cannabis, ti mando l’intera classe politica italiana (compresi Bossi, il Trota, Scilipoti e Gargamella Bersani) a governare il Polo Nord…!
Un abbraccio a Te e alle Renne
Tempo
Tempo che aspetta te e nessun altro,
dolce tempo, impaziente tempo.
Tempo che aspetta il tuo sorriso, la tua voce…tempo di ascoltarti.
Tempo di tenerti qui, con me, tempo di amarti.
Tempo di posare le mie mani sul tuo cuore, tempo di svegliarti.
Tempo di lasciarti andare e poi ritrovarti,
tempo di capirti e poi desiderarti.
Tempo troppo tempo prima di ascoltare le tue parole,
tempo poco tempo per lasciarle arrivare al mio cuore.
Tempo che vola e che mi lasci in attesa…
tempo niente altro che il tempo..
di aspettarti.
Natale
Come ogni anno il Natale si avvicina, le strada luccicano di mille colori, le persone come formiche impazzite corrono con la lista dei regali o preparano il cenone nei minimi particolari.
Ogni anno il rito pagano si ripete e io mi sento come un tacchino o un cappone vagli a dire se è felice che si avvicina il Natale?.
A parte battute scontate un misto di tristezza e desolazione mi pervade aumentando coi giorni che diminuiscono.
Penso a tante persone, che come me, non avranno nessun Natale, non avranno persone care vicino, un regalino stupido ma con un enorme significato, un abbraccio caldo, una carezza e un sorriso di una persona cara.
Penso alle tante persone che stanno male, quindi peggio di me, ai tanti che hanno perso una persona cara e alle tante persone che insieme a me lavoreranno anche quel giorno, chi per obbligo chi per scappare dal nulla e fare sembrare che sia un giorno come un altro, ai tanti che non hanno più nemmeno l’opportunità di un lavoro.
Non avrei certo da lamentarmi, in fondo sono fortunato rispetto a tanti, ma star male, per un vuoto affettivo non è voluto è istintivo per cui, come sempre chiuderò il mio guscio e aspetterò il 7 gennaio cercando di scorgere in lontananza l’arrivo della nuova primavera.