Appunti di Vita :

Vorrei riuscire a lasciare emozioni e parte del mio cuore in queste pagine, finchè ci sarà un cuore, la forza,e inchiostro per scrivere nella mia anima... Poi resterà, forse, solo un ricordo sbiadito dal tempo.

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Nulla

Ci sono giorni
in cui  quando guardo dentro le persone
o dentro me stesso trovo solo voragini,
l’ abisso non lascia altro spazio.
Il nulla e’ un’ ombra senza confini
la mente, l’anima si spegne.
La luce di un attimo
unisce la gioia di un momento
con la vertigine di un baratro
dove corrono un mulinello di
unitili parole.
Gioie, dolore, rabbia, sentimenti
e poi ancora la voragine del nulla.
Tomba del cuore e dell’anima
sepellita sotto un cumulo di
rabbia e dolore si  allunga
per tornare alla luce
ma lassù non c’è il sole
c’è altro
nulla.

Uomini Soli

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Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l’ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle citt�
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un po’ cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l’amore.
Ci sono uomini soli per la sete d’avventura,
perché han studiato da prete o per vent’anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle citt�
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un po’ per loro,
e cambiare un po’ per noi.
Ma Dio delle citt�
e dell’immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.

Insieme, per Sempre

Non doveva finire così, era l’ennesima battaglia persa in partenza.
Non riesco a cancellare dalla memoria quando sei arrivato a casa, era Luglio, anzi i primi di agosto di 11 anni fa.
Un esserino scuro con le orecchie grandi ma con tanta vivacità e subito desideroso di dare e ricevere affetto.
Crescevi, inseparabili, ma sempre il tuo era un amore incondizionato. Ricordo quante volta alzavo la voce al telefono e Tu ti mettevi in un angolo impaurito con la paura che potessi avercela con Te e io subito dopo a farti una coccola e allora saltavi in braccio felice.
Quanto era bello andare in auto insieme, andare nel pioppeto, dove ti piaceva tanto, correre e giocare in libertà e alllegria erano propio momenti felici per entrambi.
Nella Tua breve vita quante volte mi hai difeso e anche salvato quante volte mi hai dato una musata quando ero triste e ti accovacciavi vicino scaldandomi e dormivamo accanto.
Eri un amico il più grande degli amici che si possano mai trovare sul propio cammino ed ora hai lasciato un vuoto incolmabile nel mio cuore e nulla mia vita.
Ogni giorno rientrando ti cerco con lo sguardo ancora non riesco a crederci che puoi non esserci più.
E’ passato qualche giorno dal momento di quella puntura e ancora mi sembra solo un sogno, un brutto incubo non è vero!
Non doveva finire così non lo meritavi non riesco nemmeno a scrivere il tuo ultimo viaggio, le lacrime scendono copiose la memoria ha cancellato quasi tutto rendolo solo ombre di un incubo terribile.
Non ho avuto parole amico mio perchè tra noi NON servivano parole bastava una sguardo.
Ora spero ovunque tu sia che sei libero e felice di correre in prati sconfinati e posso solo dirti a presto amico mio.
Un’altra carezza , ciao Tatone sei sempre nel mio cuore e non ne uscirai mai.
Jo e Fox

Renato Zero – Il pelo sul cuore

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Se scegli me,
in questo serraglio
considera che
non sopporto il guinzaglio
un randagio sì…
se non mi vuoi,
lasciami qui…
Mio Dio le botte,
nessuna pietà
questo è ciò che mi spetta
per la mia fedeltà
senza un pedigree
non sei nessuno qui…
Lancia il tuo sasso laggiù
non ho più fiato non corro più
festeggiarti e difenderti ormai
come potrei
tutta la vita in un angolo
peloso angelo
Sole, pensaci tu
illumina gli uomini,
scaldali di più
per noi bastardi,
scampo non c’è
dimenticati qui, così…
La vita poi,
ci riserva gli avanzi
iniqua come con voi
di carezze e silenzi
è possibile che,
giustizia qui non c’è
Tatuati e schedati ci vuoi
per sesso, razza, bellezza, età
selezioni anche fra i figli tuoi…
che crudeltà…
Hai mai provato a comprenderci
almeno provaci…
Cuori, senza magia
di soffocanti collari… piena la via…
quanti padroni perdonerai
per non lasciarti… l
à dove sei…
Un cane sciolto,
casa non ha
lascia la porta aperta e lui…
ritornerà

Onda

La bianca spuma dell’onda
lambisce dolcemente la riva
lucida i sassi
di mille sfumature.
Il tenero piedino di una bimba
lascia la sua delicata impronta
che l’onda
al suo passaggio ricopre
È un incanto quella schiuma
sembra invitare alle carezze
La bimba s’avvicina
dolcemente la sfiora
cerca di portarla a sé
Ma nelle sue piccole mani
è solo acqua
che scivola via.
Il mare la osserva
vorrebbe tanto sussurrargli
con un alito di vento
un giorno saprai cosa è
l’amore non userai piu le mani
ma il cuore.