Incontrarsi
Nelle strade di vite intrecciate
cercando il sapore di un bacio inebriante .
Perdersi
Nell’inverno del cuore che offusca la mente
e incatena nell’oblio l’anima errante .
Ritrovarsi
Nella luce di un sole nascente
al calore di un raggio avvolgente .
Spiccare il volo insieme
lungo la scia di una stella cadente .
Un fiore
l’immensità del verde
i problemi si fanno lontani
il mio sguardo si perde
nei prati dall’eterno colore.
Troppo grande per me questo mondo,
lo attraverso, ospite e vagabondo
mi lascio guidare dai miei passi
e vola il mio pensiero,
La bocca inizia a cantare
il mio canto più sincero.
Dalle nubi alla valle,
i miei arti distesi nel vuoto
e un fiore tra le mani.
Di mille e mille colori,
i petali sono dipinti,
e svaniscono le rose finte,
non voglio separarmene
lo appoggio sul mio cuore,
lontano da ogni pericolo.
Ma con il tempo il dolce colore
si affievolisce, diventa opaco.
queste mani più non lo trattengono
Piangono.
Su questa roccia robusta e forte
soffoco in questa dolce morte.
Il mio fiore accanto.
Volare, sospirare,
gioire nel vento
ed accarezzate ancora il mio prato.
Ricordo dell’età più bella.
Caro amico mio
Caro amico mio di sempre, fedele, disinteressato, dolce amico mio credo che ormai siamo vivini al momento in cui le nostre stade, purtroppo, per un po dovranno separarsi.
Credi quello che umanamente era in mio potere per aiutarti l’ho fatto, non mi sono tirato indietro di fronte a nulla, ma non chiedermi di vederti soffrire, questo non puoi chiedermelo.
Ricordi? quel giorno, quando tutto ormai sembrava perso, ti ho guardato negli occhi e hai saputo dirmi con uno sguardo ..Non mollo ce la faccio e ce l’hai fatta!
Ora vedo i tuoi occhi spenti hai rinunciato a lottare, sai dirmi anche questo con uno sguardo.
Capisco che vuoi riposare, che sei stanco di lottare, come dicono hai gia fatto un miracolo, ma purtroppo non posso chiederti di andare oltre, di sopportare oltre.
Purtroppo quel si toccherà a me, mom vorrei mai farlo e ho la morte nel cuore e le lacrime che scendono, anche ora, ma te lo devo per quanto hai saputo dare e fare nella lunga strada percorsa insieme.
Purtroppo dobbiamo arrenderci, anzi, devo arrendermi tu lo hai gia fatto e non sono servite le mille parole per darti un minimo di speranza perchè già sai, tu piu di chiunque altro, che l’ora è arrivata.
Lo dirò quel ” si” ma dovrai dirmelo un attimo prima Tu coi tuoi occhi che vuoi solo un po di pace……..
Un anno è finito
Anche questo anno ci saluta con tutte le sue immancabili gioie e dolori.
Finisce un anno è un tappa o solo un numero su un calendario sognato?
Voglio pensare sia solo un numero senza significato e domani sia solo una data come un’altra devo essere sicuro, dentro di me, che sia così.
Perchè domani, il domani, sei tu, ovunque tu sei e qualunque cosa fai. Il nuovo anno inzierà il giorno dopo, comunque vada, sarà un anno e una vita nuova.
Stasera vorrei starmene tranquillo ad ascoltare le parole del silenzio ma purtroppo non sarà possibile, come andare contro il mondo intero che girerà al rumore dei tappi che saltano?
Quanti sorrisi smorfie di infelicità appariranno sui volti stanotte ma se io farò un sorriso sarà col cuore e per chi ha saputo volermi bene.
Buon anno ..con la mente , con gli occhi col cuore ed è gia..
Domani.
Quella piccola scatola
Quella piccola scatola, ricoperta dalla polvere degli anni
e dalle ragnatele dell’indifferenza è li,
nellangolo più nascosto e lontano dell’immenso scaffale dei miei sentimenti.
Con un soffio sposto la polvere e compare chiaro il mio nome.
La scatola sporca e ingiallita dal tempo emette ancora strane luci.
Voglio sapere, la devo aprire, per troppo tempo è rimasta lassù
chiusa e abbandonata da tutti.
Tremante, ma con rispetto, alzo il bordo del coperchio.
Dentro scorgo altre piccole scatole,
tutte con il medesimo luccichio all’interno,
ma sopra tutte, come una nebbia, che prende improvvisamente forma, scorgo un viso.
All’inizio dai lineamenti indistinti
ma dopo pochi istanti quel viso ha un nome.
Tremo dalla felicità e incredulità a rivedere quel viso dalle forme vive,
un nodo in gola mi impedisce di parlare e allora ascolto.
Ciao Giovanni, si, sono io, nella scatola del tuo amore come potevo mancare ?
E’ bello poterti rivedere e dirti che da quassù è possibile vedere ogni tuo passo
ed ora sono anche in buona compagnia.
Ma cosa dici rispondo attonito?
Come, non capisci? Non ricordi che un giorno una persona è venuta qui,
si propio qui, ha preso questa vecchia scatola e con tanta fatica è riuscita aprirla.
La avevi chiusa propio bene ha dovuto faticare molto
ma alla fine c’è riuscita la ha aperta e tu lo sai.
Lo sai perchè Tu hai permesso, anche se con tanto sforzo, che la aprisse
e facesse suoi quei sentimenti che da tanto tenevi nascosti qui dentro.
Li ha presi, NO glieli hai donati ed ora anche qui con me, in cambio, c’è parte del suo cuore.
Questo cuore che mi regala ogni giorno un sorriso di felicità,
per la tua felicità, e rimarrà qui finchè voi lo vorrete.
Questa vecchia, brutta, polverosa scatola
ora ha dentro di se quello che tanto mancava
La tua voglia di vivere figlio mio.