Appunti di Vita :

Vorrei riuscire a lasciare emozioni e parte del mio cuore in queste pagine, finchè ci sarà un cuore, la forza,e inchiostro per scrivere nella mia anima... Poi resterà, forse, solo un ricordo sbiadito dal tempo.

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Sogno di un buffone

Sogno di un Buffone, si una delle piu belle, secondo me, canzoni mai scritte da un’autore che tanto ha scritto per altri e poco ha intepretato.

Quanti sogni facciamo, quante volte anche noi siamo dei ” buffoni” agli occhi degli altri?. La nostra storia uguale ma così differente da tutte le altre per la differenza di come un cuore ascolta i sentimenti.

Io non so cavaliere chi sei! …Quel buffone che un di per amore partì ..

Perchè nell’anima, in fondo,  un cuore ho…..

….è solo un sogno però è tutto quello che ho….

Ancora qui

Ancora qui

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Si ancora qui,

Ho aggiornato il blog con un nuovo script  per dire ancora si ai miei sentimenti, per chi non hai mai barato con me , come scrive renato.

Un mio piccolo spazio per me e per chi mi vuole bene

Rabbia, lacrime, sfoghi, amore insomma la vita, poche righe su uno schermo per esprimere un’anima che ancora vive, ancora vuole! vivere …per Te.

Jo

Vita

Cose´mai la vita
quanto al mattino ti svegli e sai di essere solo,
quanto prendi il caffe e sei solo, quanto pranzi e´sei solo,
Cose´mai la vita
quanto senti il desiderio di un abbraccio,
ma non vi e´nessuno che ti fa sentire il calore umano,
il desiderio di una dolce carezza.
Cose´mai la vita
quanto senti il desiderio di chinare
la nuca sopra la spalla di colui che ami,
per sentire la dolcezza del suo profumo,
cose´mai la vita
quanto la sera apri la porta della camera da letto
e ti trovi davanti un letto vuoto
un solo grido nella mente
quanto non si ama
la vita non e´vita.
Allora ti vendi per un pezzo di pane
per un sorriso, una carezza, una parola
a chi dell’amore usa solo la parola
che echeggia nel vuoto del suo
cuore.

Riflettevo su un testo che mi è stato spedito, scritto da una persona e pubblicato in rete che conosco, anzi, conescevo in quanto per me, ormai, è solo una lapide in più sulla mia strada.
Riflettevo su quanto il tempo possa fare perdere alle persone in tanti dei loro aspetti, tanto da non riconoscere più nemmeno la sua scrittura.
Sarà forse perchè dettata da una rabbia inespressa ma leggere quel testo mi ha fatto una pena tremenda, come ci si può ridurre a scrivere cose del genere?.
Dire di un testo in rete che sia privato, sfoggiare felicità quando ovunque si legge esce solo rabbia, rancore e dolore, rimangiarsi il passato sperando di trovare una soluzione al presente.
Mio Dio come è scritto male quel testo, irriconoscibile, tetro, brutto, cattivo e triste come la mano tesa di una persona che affoga negli sbagli di una vita.
Una mano tesa invano che può solo afferrare disprezzo e sabbia che sfugge dalle dita.
E’ brutto perdere, sopratutto quando si è abituati a vincere, ma un vecchio detto dice che alla mattina si sveglia un furbo e uno scemo e questa volta è toccata a lei la parte dello scemo.
Come poteva pretendere di essere creduta? mi sono sempre domandato questo, come poteva lontanamente pensare che tutte le palle uscite da quella bocca potessero trovare credito, almeno con me, ma non oso pensare che altri uomini possano cascarci sempre che non ragionano col pisello.
Mai dal primo momento ho creduto a una sola parola ma bastava dire ” si va bene” del resto chi se ne frega? tu usi le persone e cosa pretendi in cambio? quello che hai avuto è stato il massimo che potevi sperare poteva andarti molto peggio!.
Il gioco è bello finchè diverte ma alla fine non mi divertiva più ed ecco messo in pratica quanto preventivato da subito, mi meraviglio si sia stupita, cosa poteva aspettarsi? trombe e sventolio di bandiere al vento e un son fesso scritto sulla mia fronte?
Non ha mai saputo conoscermi nemmeno lontanamente, mi diceva per me sei un libro aperto, mentre il libro aperto era lei ed era davvero un libro di infimo ordine che avrei preferito non leggere mai.
Ora va sentenziando giudizi sulla vita altrui credo principalmente perchè se tirasse le somme della sua entrerebbe in un tale incubo da cui difficilmente uscirebbe ma la mancanza di consapevolezza porta alla felicità per sua fortuna.
Sono stato tentato di fargli io le somme ma come sempre mi son detto non sono cavoli miei e ho lasciato perdere sarebbe stata una vera pugnalata fargli leggere la sua immagine in uno specchio.
Io spero solo che qualcuno, un giorno, gli sappia spegare cosa è l’amore così da saperlo riconoscere e non confonderlo con altro ma credo, purtroppo, sia gia troppo tardi, mezzoggiorno è passato e si avvicina la mezzanotte un appuntamento che nessuno puo evitare.

jo

04.05.09 20:25:09 ( Pensieri )
Non vedo.
Non tocco.
Non voglio niente
che non sia il silenzio.
Sono il cordone di stoffa morbido
e impolverato che divide
il quadro dagli occhi ingordi.
Non sospiro mai succube l’ossigeno
falso imposto e decomposto
delle tante piccole genti
che popolano i miei
giorni senza un domani