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Letteratura Poeti Famosi



La fine del… dopo.

  La fine del… dopo. Veleggio con lenta parsimonia in un creato non più in fiore, cosparso di luci oscure e sogni infranti di vecchie sirene, dalle ciocche dorate e bianche, e sussurrano scorse malinconiche melodie, nuotando tristi e irridenti di se stesse in un mare di ingorde avvolgenti ombre, ostinate e capricciose. I voli […]



Una madre.

Una madre. Il tuo è un lungo sonno, ora riposi, ma sii tranquilla, noi ti aspettiamo, ci manchi, e la tua foto che ho riposto nel mio cuore non è sbiadita, e sorride …sorride sempre. Grazie delle tue apprensioni, del tuo inesauribile fare e disfare, ma dimmi perché sei andata via, dove sei ora? com’è […]



LA MUTA DISTANZA dalla raccolta “A Sylvia Plath”

Cercavi un soffio, e al cielo volgesti il viso segnato dal pianto.   Innocente, pesante la vita ti sorprese e balzasti avanti.   Tu inseguivi la muta distanza che le ombre rendono immensa.   Anch’io vado e verso il mio canto come il cigno che attende la morte.   Ciro Sorrentino 11.05.2014 Share



Che torpore.

Che torpore. Sfoglio le pagine della mia vita, orrore e gioia ma quante e quante speranze di vivere, non luce ma oscurità, solo buio e gente folle che rabbia vorrei strappar colui che mi rese debole, il mio cuore, maledetto che tu sia infelice come lo sono io. io volli e non fui che un […]



Il non sapere.

Il non sapere. Non ebbi l’anima limpida ma passioni e passioni, amo il sapere e le illusioni e rincorro le fugaci apparenze dei sensi. Sviolinate al chiar di luna e contemplazioni impossibili, che dolce compagna la diffidenza, ma ella tesse e si rammarica, poiché ferisce e non sopprime. Quante obiezioni e quanto dire, lo scorrere […]



OLTRE IL MARGINALE TEMPO dalla raccolta “A Sylvia Plath”

  Ti sei affrancata dalla folle sfera – oscenità d’inerte vita.   Osservi il corpo che ti ha ospitato legandoti con vane luci.   Così ardi nell’assenza, fervida ombra che da sempre cercavi.   Fissi l’insano respiro – s’affanna il Mondo tra labirinti spaventosi.   Ah, lucente spettro, tu sei il principio oltre il marginale […]