dicembre 18, 2014 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Nel tremulo tramonto gli ultimi raggi sfiorano i piatti scogli bagnati da spume che annunciano l’arrivo d’un viso di sale. Si affrettano gli esseri caduti nel sonno saltano i delfini su pure acque intorno la quiete desidera l’armonia che dona altra speranza. Si schiudono le conchiglie perlacei sassolini s’illuminano come piccole […]
dicembre 18, 2014 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Specchio del tempo è l’inerte rivo che senza scontro subisce il caldo e il vuoto. Lampi di pioggia s’intrecciano con l’estiva arsura nel permanente divario. Si risveglia la vita nelle balze paludose dei gremiti roveti sotto un infuriante diluvio. Come un giunco esitante nell’ansa inarcata aspetto la tempesta sul caos dei […]
dicembre 17, 2014 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Ho visto in sogno il tuo spazio arcobaleni e piccole luci tra respiri di policrome foglie. Libera e senza valigie viaggi nell’ignoto non percorri portici che di vestigia rifulgono. Lassù hai liberato i tuoi trent’anni in grani d’armonia che sono inesauribile tutto. E viaggi nell’ignoto senza orpelli né ori non indossi […]
dicembre 17, 2014 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Tendo la mano afferro la tua protesa sulla sponda di un lago silente. Insieme per sempre sulla barca che ci aspetta fissata alla riva germogliante di fiori. A lungo ti guardo fisso la piuma che sventola tremula farfalla sul cappellino di veli. Lentamente andiamo assaporiamo fragranze in una conca di sassi […]
dicembre 17, 2014 - Posted by Ciro Sorrentino- Commenti disabilitati su CENERI E FUMO dalla raccolta “A Sylvia Plath”
Nella fuligginosa stasi s’aprono le tue mani e il luccichio del tuo genio. Con amore versi acqua da trasparenti calici sulle ali nere degli uccelli. È lampante il tuo fulgore che dissipa le foschie levatesi da ceneri e fumo. 17.12.2014 Ciro Sorrentino
dicembre 17, 2014 - Posted by Feola Raffaele- 0 Comments
Presto…..ti incontrerò…mio…Signore. Vorrei capire, e con sincera schiettezza qual è il fine dell’inesauribile racconto d’amore, aggrovigliato e centrifugato da sentori velati di innaturali coinvolgimenti, e di saccente infruttuoso sapere, io ho visto e non vorrò mai essere filosofo. Dimmi tu mio Signore che fare, ebbi a vedere il Sommo,ma egli ora tace, altri non fu […]