agosto 15, 2013 - Posted by Ciro Sorrentino- 1 Comment
Sappi, amore, che vagai a lungo fin quando il cielo si tinse d’oro, e tu, balenasti come una rosa nel rosso crepuscolo. Al fresco della notte liberasti il tuo profumo diradando l’umida la muffa cresciuta sull’arazzo del giorno. Così svanirono le foschie sullo specchio e il mio spirito di sciolta candela si ricompose […]
agosto 14, 2013 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Sulla calda riva del tuo lago si agitano verdi rami e dietro le fronde cantano gli uccelli danzando. L’aria è chiara sui fili d’erba vestiti di porpora per il l tuo arrivo che ricopre lo spazio e le cose. E io sonnambulo mi sciolgo dalla depressione del moto nel suono della tua voce. […]
agosto 14, 2013 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Rivoletti color biondo rame scorrono sui cristalli della mia stanza quando il vento strappa le rose che si sciolgono come vermiglia neve oscillante nella gelida aria. Adagio la mia anima inizia a vacillare come un falco che sprofonda sulle margherite, le alabastrine torri scampate all’irruenza dello squarciante uragano. Straziante il mio grido viene […]
agosto 14, 2013 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Come oscura negativa di vecchia foto hai preso forma e vita. Il rosa della tua pelle ha colorato i punti del buio ed il grigio cristallo. Il tuo sorriso si è stretto in un morso di rabbia sulle sottili e lucenti labbra. I tuoi occhi si sono accesi in ardenti iridescenze di […]
agosto 13, 2013 - Posted by Ciro Sorrentino- 0 Comments
Nelle tue eteree mani il mio cuore si ravvivò come il seme che scampa la morte. Le fresche radici si nutrirono della tua linfa rosa e germogliò un magico amore. Alla tua nitida luce s’aprì la mia corolla che fissò con fede il tuo volto. Di null’altro ebbi urgenza perché il mio […]
agosto 13, 2013 - Posted by Feola Raffaele- 1 Comment
Scende la sera e gli stanchi uccelli tornano rumoreggianti al loro nido, quatti quatti si adagiano fra le fronde degli ospitali alberi accovacciando fra le penne il piccolo capo nell’attesa del meritato sonno. La loro moltitudine rende chiassoso il covo, ma dividono con equa parzialità lo spazio e fra mille cinqettii si adagiano […]