Appunti di Vita :

Vorrei riuscire a lasciare emozioni e parte del mio cuore in queste pagine, finchè ci sarà un cuore, la forza,e inchiostro per scrivere nella mia anima... Poi resterà, forse, solo un ricordo sbiadito dal tempo.

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Grazie

Grazie per avermi chiamato
per le parole che mi hai sussurrato,
per quelle che mi ha detto e quelle
che mai mi dirai…

Grazie per avermi pensato,
per i saluti veloci,
per i momenti fugaci
che mi hai regalato…

Grazie per avermi sognato,
desiderato, baciato…
dedicato i pensieri più intimi…

Grazie a te
per avermi fatto sentire speciale,
unico, amante, uomo, bambino
ancora capace di sognare…

Cercami ancora nei tuoi sogni…
non lasciarmi volare via…
cercami tra la brezza del vento
d’estate, tra le onde del mare…
guarda lontano, più in alto che puoi
…sono la luna, il sole e le stelle,
il giorno e la notte,
il tramonto e l’aurora…
cercami ancora e sempre…
tra le pieghe del tempo,
tra le pagine dei tuoi ricordi…
dentro il tuo cuore,
nel profondo dell’animo,
dimentica tutto il resto per un po’
cercami nella notte…
là dove abitano i sogni
io ci sarò…ancora e sempre…
per te, per tuoi sogni proibiti
per i miei sogni proibiti…
io ci sarò…

Impari

Dopo un po’ impari la sottile
differenza tra tenere una mano
e incatenare un’anima.
E impari che l’amore non è
appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci
non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E cominci ad accettare le tue sconfitte
a testa alta e con gli occhi aperti,
con la grazia di un adulto,
non con il dolore di un bambino.
E impari a costruire le tue strade di oggi
perchè il terreno di domani
è troppo incerto per fare piani
che il sole scotta
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino
e decori la tua anima
invece di aspettare
che qualcuno ti porti un fiore.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte
e che forse vali davvero

C’era una volta mio Padre

C’era una volta mio Padre
taciturno, ponderato, saggio
con cui forse ho parlato troppo poco per imparare
il messaggio che ora conosco a perfezione.
L’ho guardato pochissimo quest’Uomo
per non capire che era un paesaggio da scoprire
eppure oggi è l’unica mia fonte di coraggio,
il solo con cui parlare quando il mio mondo trema,
quando l’ora si fa scura.
Dalla sua Pace
mi consiglia, rassicura
e tace quest’Uomo assente
ma sempre presente in ogni anfratto di me
suo figlio prediletto.
C’era una volta mio Padre
che col suo silenzio
m’insegnò soggezione, onestà e rispetto.

A te

A te, che senti l’attesa per parole da leggere respira con me il tempo che vuoi Fuori dal quotidiano la mente ricerca occhi che parlino e gestualità che conoscano il valore del tempo Attrazioni e desideri per vivere stagioni e primavere consapevoli di bisogni comuni. Nel silenzio di notti sprecate forte il grido di un sordo dolore… Dove sono le tue mani perchè io possa toccarle? E dove le tue labbra che bagnino la mia voglia di dare? Non si placa l’attenzione per scoprire il senso del tuo vivere ma non avere timori lasciati guardare E ti osservo, senti il mio sguardo che ti cerca e alzando il viso m’incontri…….. attimi interminabili……….fuggiti via ma che alimentano la speranza di risentire come mi ascolti, come ti ascolto Passi, quanti passi sei distante ora? Spalle abbronzate e tenui colori risaltano movimenti sensuali Vorrei poterti aspettare quando più forte è il dolore per un cuore che non vuole battere solo per vivere……. e come…..come vivere senza te Ma non mi sento solo…… paradossalmente i giorni che passano mi avvicinano a te.

Vento

Mentre il vento accarezza i miei capelli
Le costellazioni nel cielo
brillano serenamente su di me.
Credo che anche questa notte non potrò
dormire facilmente…
Non mi sorprende che non possa dormire …
Miro le stelle
cercando di nominare quelle che vedo…
e in tanto mi chiedo:
“cosa starai sognando”?