A te
A te, che senti l’attesa per parole da leggere respira con me il tempo che vuoi Fuori dal quotidiano la mente ricerca occhi che parlino e gestualità che conoscano il valore del tempo Attrazioni e desideri per vivere stagioni e primavere consapevoli di bisogni comuni. Nel silenzio di notti sprecate forte il grido di un sordo dolore… Dove sono le tue mani perchè io possa toccarle? E dove le tue labbra che bagnino la mia voglia di dare? Non si placa l’attenzione per scoprire il senso del tuo vivere ma non avere timori lasciati guardare E ti osservo, senti il mio sguardo che ti cerca e alzando il viso m’incontri…….. attimi interminabili……….fuggiti via ma che alimentano la speranza di risentire come mi ascolti, come ti ascolto Passi, quanti passi sei distante ora? Spalle abbronzate e tenui colori risaltano movimenti sensuali Vorrei poterti aspettare quando più forte è il dolore per un cuore che non vuole battere solo per vivere……. e come…..come vivere senza te Ma non mi sento solo…… paradossalmente i giorni che passano mi avvicinano a te.