a ..ruota libera
Oggi non ho nessuna voglia di scrivere qualcosa che assomigli ad una poesia, voglio solo provare a scrivere, così, forse nell’illusione di parlare con qualcuno.
Credo che ormai siamo arrivati al capolinea, il treno ha finito il suo percorso, non ci sono più binari dove proseguire.
Quando si arriva alla fine di un qualsiasi percorso inevitabilmente si tirano le somme, si guarda indietro cercando di vedere qualcosa di bello visto il brutto non manca mai di essere ben presente.
Io cosa vedo? tante montagne superate con tanta fatica ed una volta raggiunta la vetta ecco spuntare una nuova montagna ancora più alta.
E allora via, forza riprende la scalata nella convinzione che prima o poi ci sarà una pianura fiorita con un bel ruscello.
Invece nulla solo serili pietre e roccia fino dove arriva lo sguardo.
Gli anni passano, la fatica si fa sentire certe scalate non sono più possibili allora non resta che cercare un angolo riparato dal gelo perenne ed espettare che l’unica fedele compagna della nostra vita venga a prenderci per mano.
Gli altri, tutti “quegli altri” intoccati ed intoccabili dal dolore ignari coi loro visi sorridenti ormai li vedo con distacco da quassù.
Non sanno, non vogliono sapere, che la vita è uguale per tutti, non può essere solo rose, e per chi mi ha indicato come colui che lega le persone col dolore posso solo aspettare che la vita gli dimostri quanto nel dolore si possa essere soli in mezzo ad una folla di gente.
Altri mi doneranno un sorriso nel momento in cui non potranno più dirmi ” hai sbagliato” ma dovranno dirsi cazzo ho sbagliato tutto io, credevo di avere un cuore troppo piccolo per l’amore che mi chiedono ed ora ho un piccolo cuore che non interessa piu a nessuno, dove ho sbagliato? Nella presunzione che l’amore si vende a peso e non si dona a piene mani se si amare veramente.
Jo, Lestat è morto