Non vedo.
Non tocco.
Non voglio niente che non sia il silenzio.
Sono il cordone di stoffa morbido e impolverato
che divide il quadro dagli occhi ingordi.
Non sospiro mai succube l’ossigeno falso imposto
e decomposto delle tante piccole genti che popolano i miei giorni.
Calpesto fragile ogni volo
per ogni aria insipida di infamità