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Amore?
Cosa è l’amore? una domanda che ci si pone da sempre.
E’ mille cose, mille colori, mille senzazioni, mille mondi
in un solo mondo, un piccolo mondo per 2 persone.
E’ una piccola casa un angolo d’infinito racchiuso in una carezza.
Può questa casa nascere e crescere sul
dubbio e la menzogna? saranno tanto forti le sue pareti
e il suo tetto da contrastare la forza della meschinità?
A volte si ha la fortuna che Dio ci dia lo spazio per costruire
la nostra casa, un cuore che lavora per farla crescere,
un’altro per proteggerla e farla sempre piu bella.
Due cuori insieme per dargli mille colori, i nostri colori…
altri cuori neri lavorano nel buio per distruggerne le fondamenta
come piccoli insetti divorano la fiducia, si cibano del prodotto
di tanto amore fino a portare distruzione.
Io non ho paura dei fantasmi nella mia casa, ho paura di
questi cuori neri pieni di odio, menzogna, invidia e cattiveria
nascosti dietro le vesti di un angelo.
Angelo nero avrai la tua cercata vittoria ma
da quel momento avrai sempre accanto a te
come un fantasma il peggiore dei diavoli
pronto ad aprirti al primo errore
le porte dell’inferno che
già ti stanno aspettando.
Lacrime
Accarezzato dalle mie lacrime
canto per sciogliere l’illusione di
chi ha voluto farmi del male
perché la verità è la chiave di ogni porta…
Sono stato reso in inganno,
da un qualcuno
che per invidia
mi ha strappato il cuore.
È riuscito nel suo obiettivo
ma non è riuscito a piegarmi.
Cado per terra in continuazione per il dolore,
ma non riesco a morire.
Sono ancora in piedi,
è l’amore che mi rende immortale…
Non ho i poteri di Dio per rimettere
il destino al suo posto,
ma perché hai giocato a fare Dio
le mie lacrime bruceranno la tua anima
e il mio dolore peserà sulla tua anima 7 volte
per quanto mi hai fatto soffrire.
Fino a quando non si spegnerà quel calore,
non vincerai la guerra.
Fino a quando non si spegnerà quel calore,
le mie tenebre non smetteranno di ricoprire
di sangue la tua anima,
di bruciarti, di vederti chiedermi pietà dopo che
sarai stata crocifissa.
Solo allora un pipistrello si poserà sul tuo petto
per strappati il cuore e consegnarmelo.
Duello
Ho combattuto ancora,
strenuamente,
l’ennesima battaglia
di questa guerra
senza fine.
Ho perso ancora,
con rassegnazione,
come sempre.
Un nemico che non posso battere
non potrò mai,
un nome che mi suona famigliare.
Inutile ma pure essenziale
duello di morte,
per vivere,
vivere ancora.
Se vivere ha un senso…
Riflessione
Sono le 0.22 di notte e sono qui a pensare come si può essere tanto infami ?
Tanto piccoli e viscidi da dipingersi come angeli e avere il cuore di un diavolo.
Come si può godere sulle lacrime di una persona tanto buona ed indifesa, sporcarla , usarla , infangarla farla tremare e gioire di tutto questo?.
Solo per l’arroganza e la presunzione di essere migliori, superiori ? Forse ma c’è sempre un Dio che guarda e giudica prima degli uomini.
Perchè prendersela con chi è debole? e non con me, paura? o forse terrore di giocare pulito e continuare a fare giochi sporchi dentro la melma? O forse la consapevolezza di perire sotto la verità? Non importano i motivi importa solo una cosa che un cuore che sa profondamente e fedelmente amare sa anche profondamente e fedelmente odiare e mai dimenticare, aspetta tranquillo e impassibile come un avvoltoio la sua carogna consapevole che questa verrà perchè è la legge della vita a cui nessuno può sottrarsi.
Poi vengono gli uomini a porre un minimo di giustizia a queste vergogne c’è chi lo fa per onore chi lo fa per dovere, chi non lo può fare per amore, amore vero profondo quell’amore che la malvagità figlia dell’invidia non potrai mai conoscere.
Ma ogni sera, ogni notte prima del sonno e ogni mattina un solo pensiero….sarà oggi? e l’avvoltoio è sempre li giorno dopo giorno paziente immobile, sa che deve solo aspettare l’attimo.
Fili
Quali mani muovono i fili
avvicinandoci l’uno all’altro.
Quali iniettano quel siero dolce
che gonfia il cuore.
Quali muovono le labbra
facendoci pronunciare
quelle che crediamo essere le nostre parole,
rappresentazione impura e deforme del pensiero.
Infine,
quali raccolgono (rubano?) ciò che credevamo nostro.
Ci salutano con fare ironico.
Ebbene, io chiedo a queste mani di liberare le mie.
Così che possa essere schiavo
e padrone
di me stesso.