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Una rosa
…Una Rosa…
Intensa,insaziabile,
passionale come il mio cuore,
cuore gremito di speranze ed
emozioni come gocce
di pioggia appena cadute dal
cielo notturno.
…Una Rosa…
Ammaliante,
tenera,rara ma splendente
come una cometa
che corre frettolosamente
nel cielo colmo di stelle.
…Ti ho seguito con tanto amore,
amore che ti ha reso donna,
ti ho osservata, contemplata,
scorgendo il sublime fulgore
delle tue labbra,
che ora s’accostano pian piano
sfiorando le palpebre dei miei
occhi dischiusi da quel raggio
di sole che il tuo viso esprime.
Non sei solo un fiore,
ma un’ abbaglio
d’incantevoli trepidazioni
materializzatosi
nel mio piccolo mondo
di mirabili fntasie,
di elfi e fate,
infatuato dal tuo spettacolare
sorriso di magica donna.
Stella
Brilla una stella nel cielo tinto di notte,
piccola e splendente, bella e accattivante.
Toglie il fiato solo a sfiorarla,
con lo sguardo o con la mano,
con la leggerezza di un soffio o di una carezza.
Vorrei essere nuvola e saper volare e…poterti baciare.
Poggiare il mio respiro come labbra sul tuo morbido cuscino e poi….
lasciarmi cadere nel vuoto dipingendo una morbida scia.
Ritrovare i battiti del tempo e del cuore
nell’inebriante bellezza che scivola sulla tua pelle…
Se l’amore nasce come sogno nelle parole di un piccolo uomo,
profuma di realtà quando mi specchio nei tuoi occhi
Emozione
L’emozione mi avvolge e si blocca il respiro.
Le tue mani tremanti stringono le mie.
Ti guardo negli occhi e ti vedo felice.
Il desiderio si accende,la tua bocca mi attira.
Le tue labbra morbide e sono già sulle mie.
Ascolto il mio cuore che batte impazzito,
La mente si perde in desideri proibiti,
immagini che passano come lampi improvvisi.
Non riesco a fermare il respiro affrettato.
Mi osservi,ed io chiudo gli occhi.
Mi sfiori la pelle con dolci carezze,
la copri di baci profondi.
Respiro il tuo odore,e si accresce la voglia di averti.
Il tuo corpo mi avvolge,sono spariti i confini,mi stringi di più.
Ecco, adesso mi fermo,un attimo solo, per accogliere te.
È un piacere diffuso per tutto il mio corpo,
ci sei solo tu,che lentamente mi prendi,
le nostre mani si stringono, avrai tutto di me
…nella mente, nel cuore e nell’anima
Notte
29.04.06 11:04:55
Sono diventato ciò che sono… ho camminato e nulla più.
Il silenzio fratello, la solitudine sorella… e nulla più.
Stelle e luna ricompense spietate.
Ho scelto… sono stato scelto… ho ucciso, sono stato ucciso.
Ciò che era luce ha avvolto il mio passato.
Ora sono freddo… non respiro…
passo le mani della mia malinconia sulla pelle innocente.
Ora sono freddo… le mani… le labbra… danno il ghiaccio della menzogna.
Sono diventato ciò che sono….
Ho provato a beffare l’eterno buio circondandomi di buio….. taciturno osservatore delle mie abili mosse.
Osservo… Osservo tutto… mi sento superiore e inferiore… assassino tra assassini.. immortale tra mortali.
Era questa la mia scelta?
Gli occhi che bramano vendetta da ferite aperte …
La lingua che sfiora… il fascino del peccato…
Si!
Era questa la mia scelta!
Chiamatemi animale … demonio e maledetto… ma ho preso la mia strada.
Vi osservo con ghigno di boia…
vi affascino con il viso dell’angelo che avete cercato…
respiro il vostro respiro
e vivo la mia fine nella fine in un bacio…
Tutto ha un prezzo ed io lo sto pagando al mondo
ed al destino ed in fondo anche a voi che,
mi osservate chiedendomi una risposta che io non posso dare..
mi chiedete perché…
Rimango immobile .. nel silenzio…
la risposta sfugge,
mentre le lacrime scendono,
senza sapere la risposta.
Lestat †
Il castello
Vago solitario per le immense stanze di un castello non mio,
un tempo vi trovai rifugio,
il Proprietario fu molto cortese con questa pellegrino senza dimora. Ho abbandonato spesso il castello, per periodi piu’ o meno lunghi,
la mia volubilità in fondo è cosa nota, soprattutto a me stesso..
mai riesco a fermarmi troppo nello stesso luogo,
mai riesco a frenare la mia sete di conoscenze nuove,
succhio la vita dalle anime che incontro.
Spesso gioco a scacchi con il mio angelo custode,
alla luce della luna…
Ma torno, ho ancora un cuore che batte,
con sentimenti umani più di quanto si creda…
Non mi spaventa il vagare solitario,
neppure in questo castello,
anzi il silenzio che respiro
è di una voluttà indescrivibile.
So che un giorno questo silenzio sarà rotto
dalla risata fragorosa della Proprietaria del castello,
che tornerà nella sua dimora e troverà tracce del mio passaggio…
allora mi penserà e forse si ricoderà
di quell’uomo bambino a cui diede dimora nel suo cuore..
Io continuerò la partita a scacchi con il mio angelo.