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Riflessione di un giorno qualunque
dagli esseri umani.
Quantomeno se loro lo fanno per interesse, cibo, leccornie varie è dichiarato ed evidente e quando ti vengono vicino per prendere una carezza e non hai nulla da offrirgli lo fanno per qualcosa di vero, innato, spontaneo, naturale.
Quale è la bestia a questo punto? L’ essere umano che quando sa e capisce che stai male tendi una mano in cerca di aiuto trova mille motivi per allontanarsi o un cane che dopo averti guardato negli occhi ti viene a leccare la mano?.
Cosa è questa società e umanità ormai? Valori come amore, amicizia dove sono mai finiti? Abbiamo perso quell’istinto sociale primordiale che per fortuna negli animali ancora esiste, e forse è l’ultima frontiera prima del nulla.
Essere umano vattene al diavolo nemmeno hai diritto più di fare parte della categoria animale riusciresti a sporcare anche quella, ha più dignità un serpente ormai quantomeno quello che fa lo fa per istinto e non per pura cattiveria.
Quando non ci sarò più sarei felice di leggere sulla mia lapide “era propio una bestia ” e riposare vicino al mio cane, nulla mi farebbe più felice che una delle tante frasi iprocrite di circostanza, Si sa quando non ci sei più eri un santo ma finchè c’eri eri un maledetto bastardo da evitare solo perchè cercavi un po di amore, il peggiore dei reati ormai.
Jo
Ricordi
Ti ho incontrato che eri come un pulcino nero e bagnato, forse per questo ti facevi chiamare ” piunero”. agg 18-3
Sogno
Questa sera non ho sonno
resto sveglio per paura che venga il giorno.
Domani arriverà quel raggio di sole che porterà via questa piccola follia.
Vivendo uccidiamo la fantasia,
quello che solo un bambino può far volare via.
Ma c’è un modo per farla tornare,
quello di sognare.
Un sogno ci fa vivere,
ci fa ancora ridere.
Ma se tutto è un sogno, non svegliarmi
preferisco dormire per altri cento anni.
Aprendo gli occhi ti perderei,
perché tu, vivi solo nei sogni miei.
Chi piange
Chi conosce il dolore viene allontanato
dagli uomini che vivono
senza mai cercare di capire
cosa sia la morte
come se la morte
non dovesse mai toccarli.
La grande amica,
la nostra più saggia consigliera.
Ogni volta che hai bisogno,
girati la troverai lì,
alle tue spalle sempre pronta
Il tempo scorre, si cresce
si vive, e si rende la vita
un lento morire.
Il dolore fisico non ha vinto la mente,
la mia morte è stata miele
in confronto alla vita.
La morte e l’amore non sono separati,
per amare bisogna morire.
La croce sulla mia tomba,
le spine sul mio sepolcro,
raccontano la sofferenza
alla pioggia, l’unica
che piange per me.
a ..ruota libera
Oggi non ho nessuna voglia di scrivere qualcosa che assomigli ad una poesia, voglio solo provare a scrivere, così, forse nell’illusione di parlare con qualcuno.
Credo che ormai siamo arrivati al capolinea, il treno ha finito il suo percorso, non ci sono più binari dove proseguire.
Quando si arriva alla fine di un qualsiasi percorso inevitabilmente si tirano le somme, si guarda indietro cercando di vedere qualcosa di bello visto il brutto non manca mai di essere ben presente.
Io cosa vedo? tante montagne superate con tanta fatica ed una volta raggiunta la vetta ecco spuntare una nuova montagna ancora più alta.
E allora via, forza riprende la scalata nella convinzione che prima o poi ci sarà una pianura fiorita con un bel ruscello.
Invece nulla solo serili pietre e roccia fino dove arriva lo sguardo.
Gli anni passano, la fatica si fa sentire certe scalate non sono più possibili allora non resta che cercare un angolo riparato dal gelo perenne ed espettare che l’unica fedele compagna della nostra vita venga a prenderci per mano.
Gli altri, tutti “quegli altri” intoccati ed intoccabili dal dolore ignari coi loro visi sorridenti ormai li vedo con distacco da quassù.
Non sanno, non vogliono sapere, che la vita è uguale per tutti, non può essere solo rose, e per chi mi ha indicato come colui che lega le persone col dolore posso solo aspettare che la vita gli dimostri quanto nel dolore si possa essere soli in mezzo ad una folla di gente.
Altri mi doneranno un sorriso nel momento in cui non potranno più dirmi ” hai sbagliato” ma dovranno dirsi cazzo ho sbagliato tutto io, credevo di avere un cuore troppo piccolo per l’amore che mi chiedono ed ora ho un piccolo cuore che non interessa piu a nessuno, dove ho sbagliato? Nella presunzione che l’amore si vende a peso e non si dona a piene mani se si amare veramente.
Jo, Lestat è morto